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Milazzo. Acqua 2018, uffici tributi presi d'assalto


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asse e tributi comunali a Milazzo: prescrizione, sanzioni e controlli del Comune. Le cose da sapere

E' polemica sui solleciti di pagamento dei tributi non pagati dai cittadini a Milazzo. Un cittadino lamenta: «La richiesta delle tasse relative al consumo idrico dell'anno 2018 deve avvenire entro il 31.12.2020. In caso contrario va in prescrizione e può non essere pagata»“

Comune preso d'assalto, a fine 2020 una "pioggia" di avvisi di pagamento di tasse relative al consumo idrico riferito al 2018 è stata recapitata ai contribuenti, al fine di non incappare nella prescrizione. Somme non sempre dovute  - aggiunge qualche cittadino - che hanno spinto molte persone a chiedere informazioni agli uffici. 

E così all'apertura dei punti d'informazione del settore Tributi del Comune si sono subito formate lunghe file di cittadini disorientati. Caos e ressa per ricevere maggiori informazioni anche su bollette dell'acqua del 2018 notificate a gennaio 2021. Tante le lamentele da parte di residenti che hanno trovato, loro malgrado, l'avviso di raccomandata da parte di una società privata. 

Il caso:
Un cittadino lamenta di aver ricevuto una notifica del messo comunale nella quale si riferiva che non era stato possibile notificare l'atto in data 30 dicembre 2020 perché, al momento della consegna, nessuno risultava presente presso l'indirizzo di residenza. Lo stesso cittadino, però, spiega che presso la propria abitazione si trova sempre un familiare e si aggiunga che, secondo quanto prevede la legge, nel caso cui il messo e/o il postino non riesca a notificare un atto, egli ha l'obbligo di emettere e lasciare avviso di tentata notifica. Il cittadino in questione non ha trovato - a suo dire - alcun avviso di notifica, pertanto, se dovesse essere dimostrato quanto descritto in  sede giudiziaria, la notifica risulta nulla e il debito decade.   

I tempi di prescrizione
Imu, Tasi e Tari si prescrivono nel termine di cinque anni. Qualora dovesse arrivare una cartella di pagamento dopo i cinque anni, il proprietario non è tenuto a pagare nulla. Se per cinque anni di seguito non vi è alcuna intimazione di pagamento, la cartella cade in prescrizione e non bisogna pagare più nulla. 
Prima di ricevere una cartella di pagamento da parte dell’Agente della riscossione, il contribuente riceve un atto di accertamento o di contestazione, notificato dal Comune. Tale atto può venire impugnato per contestarne il merito oppure si può provvedere al pagamento immediato per evitare eventuali pignoramenti quando arriverà la cartella esattoriale. La scadenza per i Comuni per effettuare questi controlli è fissata al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello nel quale è stata commessa la violazione. 

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1 Commenti

  1. Capisco che il sindaco ha comunicato che è stato un atto dovuto al fine di bloccare i termini di prescrizione dei crediti però, se vengono commessi illeciti da parte di amministratori o funzionari pubblici è giusto che la magistratura faccia il suo dovere.

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