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Ospedale di Milazzo: Ormai Insostenibili le Carenze di Organico

Ospedale di Milazzo:  ormai insostenibili le carenze di organico!

Il Movimento UNITI ha raccolto e intende rilanciare il disagio di medici e operatori dell’ospedale di Milazzo, in particolare, del reparto di ostetricia e ginecologia.

Già anni fa questo reparto fu oggetto di un tentativo di ridimensionamento a cui, una volta tanto, la politica seppe porre argine. Una azione che avrebbe condannato i milazzesi a nascere altrove con i connessi disagi per un comprensorio che raccoglie circa centomila abitanti.

Oggi invece, mentre dalla vicina Barcellona giungono notizie positive di nuovi servizi per i cittadini, a Milazzo sorgono legittime perplessità a cui vorremmo fosse data risposta.
Se infatti sono “dati certi” quelli che vedono il reparto di ostetricia e ginecologia di Milazzo tra i più produttivi della provincia con oltre 700/750 parti l’anno, destano preoccupazione le notizie circa il sottodimensionamento del personale medico e ostetrico… il deficit oscillerebbe dal 40% al 50% dell’effettivo organico previsto.

Per il personale medico solo 8 unità a fronte delle 12 previste, mentre le ostetriche sarebbero 5/6 sulle 11/12 necessarie.

Una situazione che costringerebbe a turni di 12 ore a cui, in un passato recente, parrebbe, non sia stato possibile fare a meno e che non avrebbe consentito neppure il necessario periodo di riposo tra un turno e l’altro.

Inutile dire come una tale situazione possa essere suscettibile di considerazioni in termini di “sicurezza per l’utenza” laddove il personale, oltre agli estenuanti turni di lavoro, fosse addirittura impossibilitato ad avvalersi dei necessari periodi di ferie (si parla addirittura di “mesi” non usufruiti). 

La situazione diventa addirittura paradossale se si tiene conto che a Milazzo tocca pure la copertura, con turni di 24 ore, del presidio di Lipari.

Ci si chiede, qualora questi dati fossero confermati, come mai la direzione generale non provveda, analogamente a come fatto in altre importanti branche del servizi sanitario territoriale, alla integrazione del personale o, in subordine, a convenzioni che permettano una razionalizzazione delle risorse.

Chiediamo quindi un segnale di attenzione per l’ospedale di Milazzo che, perlomeno, sia rispettoso dei risultati assistenziali di rilievo “certificati” dalle statistiche oltre che, ovviamente, della applicazione di ogni previsione contrattuale oggi probabilmente disattesa (dal vitto alle ferie) in un contesto in cui sarebbe certamente d’aiuto una ulteriore “presa di posizione” dei sindacati a cui indubbiamente non mancano gli strumenti per verificare come la situazione, ad oggi, sia rimasta sostanzialmente invariata.

Confidiamo in una risposta sollecita del direttore generale La Paglia al quale, dato il breve tempo dall’insediamento, non può che essere ascritto un comprensibile periodo di assestamento e con ciò conferendo a questa “nota” il ruolo di “contributo fermo e propositivo” per una individuazione delle giuste priorità operative dell’Azienda Sanitaria Locale di Messina.

MOVIMENTO UNITI - MILAZZO
COMUNICATO STAMPA
Milazzo - 5 luglio 2019

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2 Commenti

  1. il permanere di ostetricia a MIlazzo e la chiusura di ostetricia a Barcellona non è stata dovuta a nessun politico ma esclusivamente a Me nella qualità di Commissario Straordinario ASP ME per ragioni tecnico-sanitarie .Motivo per il quale venni rimosso da Crocetta su inpulso dei politici barcellonesi vicini a LUMIA.Il TAR catania mi riammise in servizio riconoscendo la correttezza dei provvedimenti.Oggi l'Ospdale di Milazzo viene depontenziato ogni giorno.


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