VIVI MILAZZO
Sospesi i lavori di ristrutturazione dell’edificio privato di via Cumbo Borgia
L’ufficio tecnico del Comune ha disposto la sospensione immediata dei lavori in corso nel fabbricato ad una elevazione di via Cumbo Borgia, avente caratteristiche storiche (stile Liberty) interessato ad un intervento di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo.
Il provvedimento, firmato dal dirigente Fabio Marino è giunto a seguito di un sopralluogo congiunto di tecnici del settore e della polizia locale ed è motivato dalla necessità di operare ulteriori verifiche rispetto a quanto contenuto nel progetto che è stato approvato lo scorso anno dopo l’autorizzazione rilasciata dalla Soprintendenza.
Nello specifico dal controllo sarebbe emersa una discrasia tra le operazioni in corso nel cantiere e quanto previsto dal permesso di costruire.
La questione è venuta fuori nel momento in cui la ditta incaricata dai proprietari ha avviato la parziale demolizione dell’immobile per poterlo ricostruire con le stesse caratteristiche dell’esistente (sempre abitazione ad una elevazione fuori terra).
Un intervento che non è possibile in questa parte di territorio vincolata dal piano particolareggiato del centro storico. Per tale ragione all’arrivo della ruspa è scattato il controllo da parte del Comune.
“Su questa vicenda ho letto di tutto sui social – ha detto il sindaco Pippo Midili – e addirittura non si è persa l’occasione per accusare l’Amministrazione di cementificazione e distruzioni varie.
Capisco che ormai siamo in campagna elettorale e tutto diventa oggetto di strumentalizzazione, ma qui parliamo di un immobile appartenente ad un privato che ha chiesto una ristrutturazione.
E quindi ha avviato una pratica con l’ufficio tecnico e con la Soprintendenza, così come previsto dalla legge.
Pratica che nel giugno dello scorso anno era stata oggetto di diniego da parte del Comune, nonostante l’autorizzazione della stessa Soprintendenza, proprio perché il progetto parlava di “demolizione e fedele ricostruzione”.
Successivamente la ditta proprietaria ha riproposto il progetto, riottenendo una nuova autorizzazione dell’ente di tutela dei beni culturali per manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo.
Sulla scorta di questa ci è stata trasmessa una nuova Scia e sono stati avviati i lavori.
Quando però è giunta la ruspa per abbattere meccanicamente parte dei muri perimetrali è scattata l’ispezione degli uffici e la sospensione dei lavori”.
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