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Scoppia il caso stadio a Milazzo: "basta indifferenza"


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"Basta indifferenza, serve uno stadio decente, più capienza e sicurezza" queste sono le richieste dei "Vecchi Ultras" del Milazzo.

Lo stadio "Marco Salmeri" è mira di critiche da parte dei "Vecchi Ultras" del Milazzo : “Sindaco basta essere indifferente, è ora di fare uno stadio decente”. 

Il campo sportivo di Milazzo continua ad essere  fatiscente, sotto certi aspetti, nonostante i milioni di euro di soldi pubblici spesi, ma evidentemente, non investiti del recupero della struttura comunale. 

Una struttura storica da sempre destinata a scopi ludici viene quasi negata all’utilizzo di tanti giovani. È questo l’assunto che ha fatto scoppiare la rabbia dei "Vecchi Ultras" rossoblu, che, esplosa, si è trasformata in una protesta contro l'amministrazione comunale, ben visibile a tutti. 

I "Vecchi Ultras" del Milazzo segnalano anche una possibile soluzione come quella del Comitato di Gestione dei Fondi Speciali dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale che ha stanziato per l’iniziativa “Sport Missione Comune 2024” un importo di 20 milioni di euro di contributi.

Anche il calcio è aggregazione, i valori che ne derivano devono essere tutelati e preservati.

Ecco la nota dei "Vecchi Ultras" della città mamertina:

Egregio sig. Sindaco, 

Recentemente, come sicuramente saprà, abbiamo festeggiato i 40 anni di storia del nostro gruppo ultras. Sono, all'incirca, due generazioni di milazzesi (e non solo) che difendono il nome di Milazzo ogni domenica sia tra le mura del Marco Salmeri sia in trasferta lungo tutto lo Stivale. 

Per noi, tutto questo, rappresenta un vanto che porteremo con noi ovunque, comunque, sempre. È proprio per questo motivo che siamo rimasti attoniti per la sua dichiarazione in merito ai miglioramenti che Milazzo meriterebbe e che noi (quando e dove?) non vorremmo che vengano attuati. 

La nostra città, ben più antica di lei e di noi, merita un continuo storico che sia degno di essa! 

Ciò comprende ogni aspetto culturale, sociale e monumentale di Milazzo. Stadio, ovviamente, compreso soprattutto per la sua storicità e per il nome che porta, quello di un milazzese che ha portato gloria e vanto insieme ai suoi compagni di squadra. 

Passando al secondo punto, siamo sinceramente confusi. Fari, lampioni? Come dovremmo chiamarli? Crediamo che “fari” sia la parola giusta! Soprattutto perché tutti gli impianti sportivi per le categorie professionistiche sono dotati di FARI per garantirne l’agibilità (ma non apriamo questo discorso!!…). 

Inoltre, lei è davvero sicuro che spendere 700.000€ sia stato uno spreco? E per quale assurdo motivo? 

Proprio mentre lei era l’assessore allo sport! 

Anche se il Milazzo fosse stato relegato nell’ultima categoria provinciale, la città non avrebbe comunque meritato un impianto sportivo adeguato? 

Infine, su quali basi statistiche lei afferma che 95 milazzesi su 100 vogliono la riqualificazione del lungomare? 

C’è uno studio apposito? Che sia reso di dominio pubblico, perché le chiacchiere per mera propaganda politica non ci interessano… e visto che per noi contano i fatti più di ogni altra cosa, siamo disposti ad organizzare un referendum popolare per ribattere ai numeri che lei ha esposto. 

Perché se tanto ci dà tanto, essendo il calcio lo sport più seguito a Milazzo… il rapporto non dovrebbe essere così sbilanciato come lei ha affermato. 

Circa una settimana fa, qualcuno ha scritto che la ristrutturazione del “Marco Salmeri” è un fatto culturale… niente di più vero. Lo stadio non è soltanto ciò che avviene dentro, ma anche tutto l’indotto esterno ad esso. Senza sport, la società muore. 

Senza impianti sportivi a norma, i nostri figli non potranno crescere nel modo più sano e corretto possibile. 

Dimostri di essere “tifoso da prima di noi”, anche se - a conti fatti - siamo alla terza frase sbagliata in circa cinque minuti… 

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