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Anche Milazzo ha in progetto il suo incubatore di startup


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Il Comune di Milazzo punta sulla Zes per valorizzare una parte dell’ex Montecatini: progetto finalizzato alla realizzazione di un HUB tecnologico – Incubatore di impresa.

Valorizzare una parte dell’ampia area dell’ex Montecatini attraverso le opportunità concesse dai fondi previsti dalla Zes. 

E’ quanto l’Amministrazione ha deciso di portare avanti col progetto finalizzato alla realizzazione di un HUB tecnologico – Incubatore di impresa che è stato inserito nel documento strategico della ZES Sicilia Orientale Agenzia per la Coesione Territoriale Documento strategico per la programmazione regionale FESR 2021-2027 come obiettivo 1 misura “Sviluppare e rafforzare le capacità di ricerca e di innovazione e l’introduzione di tecnologie avanzate”. 

Un progetto da 15 milioni di euro realizzato in partnership con il gruppo Franza che è proprietario dell’intera area e con altri enti di ricerca. 

Una opportunità importante – ha detto il sindaco Midili – che la Zes ha subito accolto e inserito nella propria progettualità per promuovere e sostenere nuova imprendito-rialità, prevedendo anche il coinvolgimento di soggetti che operano nei Network nazionali/internazionali e che fanno parte dell’Ecosistema dell’innovazione. 

Questa progettualità scaturisce dalla rimodulazione del progetto Mitos che era stato proposto lo scorso anno nel bando del Piano nazionale per gli investimenti. 

Abbiamo accolto con soddisfazione l’inserimento della stessa come priorità 1 e quindi contiamo di poter avviare l’investimento per valorizzare una porzione dell’ampia area dell’ex Montecatini, creando un hub per attività di ricerca e sviluppo, digitalizzazione, trasferimento tecnologico, alta formazione, incubatore di impresa ed altre attività ad alta intensità di conoscenza in coerenza con la creazione di ecosistemi dell’innovazione del Mezzogiorno”. 

Un intervento dunque che avrà una duplice finalità: da un lato valorizzare una zona della città oggi in stato di abbandono, dall’altro trasformarla anche dal punto di vista produttivo, creando opportunità occupazionali e di sviluppo che possano rappresentare, nel medio e lungo termine, quell’alternativa al polo industriale da tutti sollecitata ma da nessuno mai immaginata”. 

Occorre avere una visione di sviluppo del territorio – conclude Midili – e come tale creare la progettualità per essere pronti a intercettare tutte le opportunità offerte”.

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