E soprattutto operare rispettando delle regole.
A Milazzo invece in alcuni settori continua ad essere troppa anarchia».
Il sindaco Pippo Midili dopo l’ordinanza che regola la movida, annuncia altri provvedimenti per assicurare decoro alla città e dare risposta alle proteste di questi giorni che interessano soprattutto le attività di noleggio con conducente e i bus turistici.
Per questi ultimi che arrivano continuamente nell’area portuale per far scendere i turisti che devono imbarcarsi, il primo cittadino emanerà una ordinanza che disciplina sia la fermata che la sosta.
«Non è possibile che a tutte le ore della giornata si creino ingorghi sol perché due-tre, anche quattro bus contemporaneamente si fermino ai margini della carreggiata per far scendere i passeggeri – afferma Midili –.
Non avviene da nessuna parte.
Pertanto l’intento è disciplinare la fermata in alcune aree che andremo ad individuare fissando dei tempi stabiliti per consentire ai passeggeri di scendere e poi far ritorno sul mezzo quando previsto.
Di sicuro nessun bus potrà più stazionare in città ma dovrà recarsi nell’area di sosta di proprietà comunale all’interno dell’ex scalo ferroviario adiacente piazza Marconi.
Una sosta regolamentata e ovviamente a pagamento».
Quanto ai tassisti il sindaco è categorico.
«Premesso che a Milazzo non esiste questa categoria ma chi svolge questa attività è solo titolare di licenza di autonoleggio.
Da sempre ciascuno ha operato in maniera autonoma sia per quel che concerne le corse che gli orari.
Non è possibile.
Il mese scorso assieme all’assessore Maurizio Capone avevo comunicato una riunione al Comune per una regolamentazione, ma non si è presentato nessuno.
Di contro registriamo proteste sia nell’organizzazione del servizio che nella gestione delle corse. Non è consentito ad esempio che non venga assicurato un servizio notturno.
Che villeggianti che pranzano nei nostri ristoranti non possano tornare negli alberghi o in altre strutture perché non c’è nessuna macchina a disposizione.
Chiederò alla Città Metropolitana di Messina di prevedere l’arrivo di altri titolari di licenze che intendono lavorare di sera e di notte. Inoltre anche la gestione dell’area del porto è troppo caotica.
Non è più tempo dell’improvvisazione, della gestione di un servizio slegata dalle linee che questa Amministrazione intende portare avanti nel settore del turismo».
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