Milazzo caro energia,
la parola d’ordine in ogni caso è solo una: austerity.

Gravati dai rincari e dall'aumento dei costi di gestione, molti esercizi pubblici ed attività commerciali cercano a fatica di andare avanti e tentano di sopravvivere mettendo in atto piani di risparmio per l'autunno e l'inverno, che prevedono orari ridotti, aperture a singhiozzo e luci spente in anticipo 

Se i negozi dovranno chiudere prima e le case dovranno abbassare i riscaldamenti, alcune imprese rischiano di doversi fermare del tutto.

Questa eventualità rientra nel piano di emergenza stilato dal governo, che prevede tre livelli di crisi.

Il primo, di pre-allarme, è quello dove ci troviamo attualmente. In questa fase, quindi, il Governo si prepara al peggio stabilendo gli eventuali provvedimenti da mettere in atto, e intraprende misure concrete ma di impatto circoscritto.

Dovessimo arrivare a un blocco totale del gas russo, si entrerebbe nel livello di emergenza.

E questo porterebbe a tutta una serie di conseguenze spiacevoli come l’interruzione (per un periodo di tempo limitato) delle forniture alle imprese maggiormente energivore.

Tra coprifuoco e consumi ridotti, un inverno all’insegna dell’austerity
L’esecutivo guidato da Mario Draghi è al lavoro per riempire gli stoccaggi di gas in vista dell’inverno, o almeno arrivare a un livello pari al 90%.

Attraverso la controllata Eni, inoltre, il Governo si è assicurato forniture alternative soprattutto da stati africani.

Tutto questo, però, potrebbe non bastare, ed ecco che il piano di emergenza energia prevede una possibile riduzione dei consumi. 

Provvedimenti che vanno a toccare la vita quotidiana di tutti noi, sintetizzati in questa tabella: 

Austerity Gas: gli interventi del Governo

Temperature in ribasso Nelle abitazioni private, le temperature dei termosifoni saranno ridotte di due gradi, con limiti maggiormente stringenti in termini di orari di utilizzo. Anche gli uffici pubblici vedranno un ribasso delle temperature dei riscaldamenti, che verranno portati a 19 gradi.

Luci dei lampioni spente
È prevista una sforbiciata sull’illuminazione pubblica di città e musei, che potrebbe arrivare fino al 40%.

Chiusura degli uffici
Gli uffici pubblici potrebbero chiudere anticipatamente per risparmiare sulle utenze. Chiusure anticipate dei negozi I locali privati potranno rimanere aperti solo fino alle 23.00. I negozi, invece, dovranno abbassare le serrande alle 19.00.

Coprifuoco
In casi di estrema emergenza, potrebbe essere introdotto il coprifuoco sull'utilizzo dell'illuminazione pubblica. In alcuni casi, si tratta di interventi che sono già in vigore da alcuni mesi. In particolare, dal primo maggio scorso le temperature negli uffici pubblici non possono essere superiori ai 19 gradi durante l’inverno e inferiori ai 27 gradi durante l’estate.