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Milazzo, 911 mila euro per la sistemazione del muro del cimitero


Finanziato dalla Regione con 911 mila euro l’intervento di sistemazione del muro del cimitero

I lavori partiranno questa settimana, ma nel frattempo da Palermo arriva una buona notizia per le casse del Comune di Milazzo che aveva previsto le somme per portare a compimento l’intervento.

Una delle ultime deliberazioni della giunta regionale ha infatti inserito la sistemazione del cimitero comunale, ed in particolare i lavori per la messa in sicurezza del terrazzamento esistente nell’area “B” tra gli interventi da finanziare con le risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione (F.S.C.) – 2021/2027 con la previsione di trasferire a palazzo dell’Aquila 911 mila euro, ovvero l’ammontare del progetto a suo tempo presentato dall’Amministrazione comunale.

Si tratta della stessa misura di intervento che ha previsto 14 milioni per la riqualificazione della riviera di Ponente.

Somme che ovviamente entreranno nel capitolo utilizzato dalla giunta Midili per far sì che nell’immediato potessero svolgersi lavori ritenuti fondamentali dopo quanto accaduto lo scorso anno quando il muro di contenimento è praticamente crollato sulle tombe.

Tant’è che dopo l’approvazione del Consuntivo 2021, è stato possibile affidare l’incarico alla “Peloritana Appalti” di Barcellona che ha offerto il maggior ribasso nella gara bandita dagli uffici.

L’importo dei lavori sarà di 430 mila euro e partiranno, come detto, nei prossimi giorni, dando attuazione così alla progettazione esecutiva redatta dall’arch. Carmelo Dragá e dall’ing. Edoardo Pracanica, che già lo scorso anno, , a seguito di incarico del Comune, aveva accertato che il cedimento è stato di natura strutturale, attribuibile a precedenti interventi.

Il sindaco Midili nell’auspicare che presto si possa mettere a disposizione dei cittadini quella porzione di cimitero ha anche ribadito di voler avviare accertamenti per l’individuazione di eventuali responsabilità visto che la relazione del tecnico incaricato dal Comune fa emergere chiaramente che il cedimento è stato di natura strutturale attribuibile a diverse cause, tra cui la sopraelevazione di un preesistente terrazzamento senza il rispetto di requisiti.

«Oggi tutti a lamentarsi per i tempi di attesa, ignorando che nel giro di pochi mesi dal crollo sono state completate le indagini geologiche e i sondaggi geognostici per definire compiutamente le caratteristiche strutturali dell’intervento progettuale, si sono acquisiti in conferenza di servizi i vari pareri vincolanti e dopo l’approvazione del progetto in Giunta è stata esperita e aggiudicata la gara d’appalto.

Nessuno però si è soffermato – conclude Midili – su quanto c’è scritto in quella relazione, ovvero la totale assenza di armature nel calcestruzzo posto in opera (le uniche risultano presenti nelle ringhiere); la totale assenza di idoneo sistema di drenaggio a tergo delle opere di contenimento».

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