La Sicilia verso la zona gialla… dal 17 maggio 

La Sicilia dovrebbe passare zona gialla da lunedì 17 maggio. Si applicano le norme stabilite dal Decreto-legge. 

Ecco le nuove regole in caso di zona gialla:

1. Mobilità
Mobilità libera nelle province e tra le province, quindi verso altre regioni in fascia gialla. È vietato recarsi in regioni sottoposte alle restrizioni della fascia rossa o arancione, salvo per ragioni di studio, lavoro o salute (oppure se si è in possesso della certificazione verde). 

2. Coprifuoco
Vietato circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, se non per comprovati motivi di lavoro, necessità e salute. Addio coprifuoco tra fine maggio e inizio giugno: l'ipotesi prende corpo "Se si decide di accogliere i turisti, vuol dire che si è in sicurezza - ragiona il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè - Credo che tra fine maggio e inizio giugno il coprifuoco andrà tolto". E' scontato però che prima dell'eliminazione ci sarà un "tagliando". Ovvero sarà spostato alle 23 o alle 24.

3. Bar e ristoranti
Sono attivi bar e ristoranti, con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto, a pranzo e a cena, nel rispetto dei limiti orari in vigore per gli spostamenti. 

4. Caffé al banco 
(per ora) vietato: il tagliando di metà mese potrebbe prevedere novità anche per il caffé al banco. Allo stato attuale è previsto solo il servizio al tavolo all’esterno. Non si può sostare all’interno del bar per consumare in maniera rapida. Ristoratori e baristi hanno criticato questa soluzione. Non è escluso che il Governo decida di rivederla.

5. Asporto e domicilio
Per l’asporto e la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. Aperti i negozi al dettaglio. 

6. Palestre e sport
Sono consentite le attività nei centri sportivi e lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva anche di squadra e di contatto. Chiusi palestre, attività di sale giochi, sale scommesse, bingo, anche nei bar e nelle tabaccherie.

7. Cinema e teatri
Autorizzati teatri, cinema, sale da concerto, live-club anche all’aperto su prenotazione con capienza al 50%. Per i mezzi di trasporto pubblico è consentito l’affollamento solo fino al 50%. Ma con la ripresa delle lezioni in presenza, è stato potenziato il numero delle corse.

8. Spostamenti abitazioni
Nella zona gialla, è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata una volta al giorno, dalle 5 alle 22, a quattro persone oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. Le persone che si spostano potranno portare con sé i minorenni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi.

9. Pass verde
(Green Pass)
Per chi è stato vaccinato, la certificazione verde ha una validità di sei mesi ed è rilasciata in formato cartaceo o digitale, su richiesta dell’interessato, dalla struttura sanitaria che effettua la vaccinazione. Indica il numero di dosi somministrate rispetto al numero di dosi previste. La struttura sanitaria, anche per il tramite dei sistemi informativi regionali, provvede a rendere disponibile questa certificazione nel fascicolo sanitario elettronico dell’interessato. Per chi è guarito dal Covid, la certificazione verde ha sempre una validità di sei mesi e viene rilasciata, su richiesta dell’interessato, in formato cartaceo o digitale, dalla struttura presso la quale è avvenuto il ricovero del paziente oppure, per i pazienti non ricoverati, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta, ed è resa disponibile nel fascicolo sanitario elettronico dell’interessato. La certificazione cessa di avere validità qualora, nel periodo di vigenza semestrale, l’interessato venga identificato come caso accertato positivo al Sars-CoV-2. Per chi si è sottoposto a tampone, la certificazione verde ha una validità di quarantotto ore dal rilascio ed è prodotta, su richiesta dell’interessato, in formato cartaceo o digitale, dalle strutture sanitarie pubbliche da quelle private autorizzate e accreditate e dalle farmacie che svolgono i test ovvero dai medici di medicina generale o pediatri di libera scelta. 

10. Cena all'aperto
Pizzerie, ristoranti e bar aperti in zona gialla: consumo al tavolo solo se all'aperto.
Nella zona gialla ristorazione consentita con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto, a pranzo e a cena, nel rispetto dei limiti orari agli spostamenti in vigore. Permessa senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati. Con la Sicilia in zona gialla sono vigenti le disposizioni di sicurezza per l’esercizio delle attività commerciali e di ristorazione. È d’obbligo per tutti gli esercizi commerciali di esporre all’esterno del locale in maniera visibile il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente, sulla base dei vigenti protocolli di settore e delle Linee guida, e di rispettare detto numero massimo. Il consumo ai tavoli è stabilito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi. Per pub, trattorie, pizzerie, vinerie, c’è l’obbligo di indentificare almeno una persona per tavolo o per gruppo di avventori attraverso la rilevazione e conservazione dei dati di idoneo documento di identità. Si deve rilevare la temperatura corporea all’ingresso, impedendo l’accesso in caso di temperatura uguale o superiore a 37,5 °C. Secondo protocollo, “il cliente potrà togliere la mascherina solo quando è seduto al tavolo. In qualunque altra condizione di presenza dovrà indossare la mascherina”.

11. Eventi e spettacoli
Spettacoli aperti al pubblico in zona gialla su prenotazione. In zona gialla autorizzati gli spettacoli con pubblico nelle sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club e altri locali o spazi anche all’aperto. Sono svolti esclusivamente con posti a sedere pre-assegnati e a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale. La capienza non può essere superiore al 50 per cento di quella massima autorizzata e il numero massimo di spettatori non può comunque essere superiore a 1.000 per gli spettacoli all’aperto e a 500 per gli spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. Restano sospesi gli spettacoli aperti al pubblico quando non è possibile assicurare il rispetto di tali condizioni.