Sul tavolo del premier ci sono una serie di misure emergenziali: tra queste la chiusura dei locali (ristoranti, bar, pub) tra le 22 e le 23, da modulare con la stretta maggiore nei weekend.

Il dpcm firmato martedì scorso potrebbe non essere l'ultimo giro di vite nei confronti della movida milazzese. L'attuale decreto impone la chiusura dei locali alle ore 24 e vieta la consumazione di cibo e bevande, in piedi al di fuori degli esercizi, dalle ore 21

Il comitato tecnico scientifico sta monitorando il numero di contagi e dovrebbe, nei prossimi giorni, consigliare nuove restrizioni al Governo come la chiusura anticipata alle ore 22.

In attesa del weekend, primo test per capire come bar, pub, pizzerie e ristoranti si adatteranno a queste nuove misure, i pareri degli esercenti milazzesi disegnano un quadro abbastanza chiaro. 

Molto penalizzate saranno le attività che non hanno posti a sedere e che fanno asporto. Chi fa servizio ai tavoli dovrà ricalibrare gli orari sperando che l'utenza faccia altrettanto, magari andando a cena prima.

C’è chi potrebbe sceglie di chiudere definitivamente, qualcuno pensa al servizio da asporto con non poche difficoltà ma, il nuovo DPCM al vaglio del governo nazionale potrebbe dare un duro colpo ai ristoranti, bar e pub presenti sul territorio milazzese. Il Dpcm, secondo quanto scrivono le agenzie di stampa citando fonti di governo, potrebbe essere varato tra domenica e lunedì.

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Milazzo potrebbe chiudere alle 22,00. In mattinata era emerso che il Comitato Tecnico Scientifico aveva chiesto una stretta da attuare in tempi brevissimi, prima del weekend; poi era stato il Partito Democratico con il suo capodelegazione Dario Franceschini a uscire allo scoperto chiedendo un incontro al premier. Il Corriere della Sera scrive oggi in un articolo a firma di Monica Guerzoni che nel governo c’è chi ipotizza un lockdown parziale nei weekend, il premier cerca altre strade per limitare gli assembramenti:

- Restringere ancora gli orari di bar, locali e ristoranti e la vendita di alcolici dopo una certa ora, per contrastare la movida, o rafforzare lo smart working per alleggerire il trasporto pubblico locale, ad altissimo rischio di contagio;

- Un’altra misura probabile è la stretta sugli sport da contatto, con l’alt ad allenamenti e gare come il calcetto e il basket, di base e a livello agonistico, gestiti dalle società dilettantistiche. Un sacrificio che consentirebbe di tenere aperte le scuole;

- In discussione anche lo stop a piscine, palestre e circoli, la stretta su eventi e manifestazioni pubbliche, la serrata provvisoria dei negozi non essenziali e delle sale gioco;