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RAM. Decisione TAR Rimandata: Un Altro Anno di Puzza e Veleni?

Decisione TAR su Raffineria rimandata: un altro anno di puzza e veleni? Dipende dal Sindaco Gianni Pino..

Il TAR Catania ha rimandato al 2020 la decisione sull’illegittimo ritiro delle prescrizioni sanitarie da parte del Sindaco di Milazzo Formica e dell’ex Commissario di San Filippo del Mela.

A ricorrere al TAR sono stati 7 comuni della valle del Mela con il supporto di varie associazioni del territorio. Il ricorso non riguarda però solo il ritiro delle prescrizioni sanitarie, ma anche altre gravi carenze della nuova autorizzazione (AIA) della Raffineria di Milazzo, come il fatto che diversi limiti sono diventati meno restrittivi o sono addirittura spariti. Proprio su quest’ultimo aspetto i giudici hanno preferito non addentrarsi in dettagli tecnici e hanno chiesto una perizia al Politecnico di Milano.

Noi non temiamo certo il parere di un esperto (a patto che sia incorruttibile), perché le carenze evidenziate nel ricorso sono lampanti. Tuttavia, così facendo, la decisione è stata rimandata al 2020.

I cittadini della valle del Mela devono quindi sorbirsi un altro anno di puzza e veleni pericolosi per la salute? Non se il Sindaco di Milazzo e soprattutto il nuovo Sindaco di San Filippo del Mela Gianni Pino adempiranno al proprio dovere.

Infatti è stato da poco disposto un nuovo riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale della Raffineria, per adeguarla al Piano di qualità dell’aria approvato dalla Regione. I Sindaci di Milazzo e San Filippo del Mela saranno quindi nuovamente chiamati ad esprimere le proprie “prescrizioni sanitarie” ai sensi dell’art. 29-quater, comma 6, del Codice dell’ambiente, che prevede l’obbligo di acquisire le prescrizioni sanitarie dei Sindaci in Conferenza dei servizi, a prescindere dai motivi per cui è stato disposto il riesame dell’AIA.

Come sappiamo il Sindaco di Milazzo Formica ha già mandato a monte le prescrizioni sanitarie l’anno scorso. Diverso è invece il discorso per il Sindaco di San Filippo del Mela Gianni Pino, che pochi giorni prima di vincere le scorse elezioni ha promesso di far diventare realtà le famose prescrizioni sanitarie già espresse (e poi inspiegabilmente ritirate) dal suo precedessore Biancuzzo [2]. Prescrizioni supportate da un’ampia ed esauriente istruttoria sanitaria, che prevedono una seria riduzione dell’inquinamento e dei rischi per la salute, nonchè limiti per le emissioni odorigene (oggi inesistenti) che porrebbero fine all’insopportabile fenomeno delle “puzze”.

Insomma la valle del Mela diverrebbe, com’è suo diritto, finalmente un posto più salubre e vivibile. Per di più tali prescrizioni richiederebbero investimenti da parte della RAM e quindi una crescita dell’occupazione.

Queste sono state le intenzioni dichiarate da Gianni Pino pochi giorni prima delle sua elezione a Sindaco:

“In caso di mia elezione, provvederò a chiedere, nella mia qualità, un nuovo riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale della Raffineria …, al fine di far entrare in vigore le prescrizioni sanitarie già espresse in precedenza, per ridurre l’inquinamento e tutelare così la salute pubblica”.

Come abbiamo visto, oggi siamo già di fronte ad un nuovo riesame dell’AIA, non chiesto dal Sindaco ma disposto dal Ministero, ma il risultato non cambia: il Sindaco Pino ha adesso la possibilità di mantenere la promessa facendo entrare in vigore le prescrizioni sanitarie già espresse in precedenza, semplicemente adempiendo al proprio obbligo di esprimerle in Conferenza dei servizi.

Quindi a questo punto la questione è principalmente una: il Sindaco Pino ha intenzione di mantener fede agli impegni elettorali, adempiendo peraltro ai propri obblighi in qualità di massima autorità sanitaria locale?

Note:

[1] Vedi art. 29-quater, comma 7, del DLgs. 152/2006.

[2] https://cittadinicontroinceneritore.org/2018/06/07/picciolo-m5s-e-gianni-pino-no-inceneritore-e-riduzione-inquinamento/

www.facebook.com/delMela/posts/2594078980620756

Riceviamo e Pubblichiamo
Comitato dei cittadini contro l'inceneritore del Mela

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