Milazzo giovedì 7 marzo 2019
Giro di Sicilia, il tracciato della prima tappa la CT -Milazzo di 165 chilometri,
dalla pagina Fb di Valerio Capsoni .
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Giro di Sicilia, capitolo odierno. Nuove indiscrezioni si susseguono e tra conferme più o meno velate si ha adesso un quadro più chiaro della situazione. Catania-Milazzo prima tappa, Capo d’Orlando-Palermo seconda tappa, Caltanissetta-Ragusa terza tappa, Giardini Naxos-Etna Sud quarta tappa.
Analizzo nel dettaglio i percorsi della prima e della seconda, tornando anche su quello della quarta tappa, dato che della terza non si sa ancora nulla. Sottolineo che l’unico di questi percorsi diramato ufficialmente da una fonte istituzionale è quello della quarta tappa. Per i primi due si tratta di planimetrie e altimetrie diffuse su Facebook da fonti amatoriali.
La prima tappa, di 165 chilometri, prende dunque le mosse dal centro di Catania, per avere il chilometro zero all’altezza della scogliera di Ognina, nei pressi di Acicastello. Da qui si segue tutta la statale 114 Orientale Sicula lungo il mare, salendo da Giardini Naxos verso Taormina e poi proseguendo in direzione di Messina, con un traguardo volante in città. Innestandosi sulla SS113 Settentrionale Sicula si sale verso gli oltre 400 metri dei Colli di San Rizzo, dove è posto l’unico GPM di giornata, si scende verso Villafranca Tirrena e si prosegue verso Barcellona Pozzo di Gotto, per poi tornare indietro e fare il giro della penisola di Capo Milazzo, con il traguardo posto sul lungomare di Milazzo.
La seconda tappa, di 236 chilometri, la più lunga delle quattro, parte da Capo D’Orlando per seguire la SS113 e svoltare verso l’interno tra Finale di Pollina e Cefalù. Come da me previsto giorni fa si sale verso le Madonie, toccando prima Castelbuono e poi imboccando la bellissima e pedalabile salita che porta a Geraci Siculo, dove è posto il GPM a 1077 metri di altezza, scollinando subito dopo alla Portella del Bafurco, o Bifolco, a 1120 metri. Da qui ci si innesta sulla SS120 dell’Etna, dei Nebrodi e delle Madonie, per fare su e giù in quota toccando Petralia Sottana e aggirando il massiccio delle Madonie. Si comincia a scendere puntando su Caltavuturo e Cerda, fino ad arrivare a Termini Imerese, dove è posto un traguardo volante. Seguendo di nuovo la SS113 si arriva infine a Palermo.
Ribadendo che della Caltanissetta-Ragusa, indicata con una lunghezza di 186 chilometri, non si sa quasi nulla,
La tappa, la Giardini Naxos-Etna, di 122 chilometri. La tappa parte da Giardini Naxos, paese toccato anche nella prima frazione giorno 3 aprile. Si risale subito la Valle dell’Alcantara seguendo a ritroso il percorso della Pedara-Messina del 2017. A Francavilla di Sicilia svolta a sinistra, con la salita verso Castiglione di Sicilia e la successiva Portella di Castiglione, a quota 700 metri, che non presenta un GPM ma offre in cambio spettacolari panorami sull’Etna e sui Peloritani. Una volta entrata nella SS120, la statale dell’Etna, dei Nebrodi e delle Madonie, superati con una serie di saliscendi Solicchiata e Passopisciaro, la corsa transita da Randazzo. Proseguendo lungo la SS120 dopo Murazzo Rotto si svolta a sinistra per scollinare ai 1000 metri di Maletto, dove è posto il primo GPM di giornata, al chilometro 58. Siamo tra l’Etna e i Nebrodi. Innestatasi sulla SS284 la corsa entra a Bronte, seguendo adesso il tracciato della Cefalù-Etna, sempre del 2017. In leggera discesa si prosegue verso Adrano, Biancavilla e Santa Maria di Licodia, per abbandonare la statale e puntare verso Belpasso, percorrendo a ritroso un pezzo della Caltanissetta-Etna dello scorso anno. Da Belpasso, a 500 metri di quota, dove è piazzato un traguardo volante, si inizia a salire più decisamente verso Nicolosi, a 700 metri, da dove, dopo 104 chilometri, inizia la salita finale verso l’arrivo, posto a 1931 metri. Questo dunque il quadro attuale, tra anticipazioni ufficiali e ufficiose, raccogliendo tutti i pezzi del puzzle. Restiamo sempre in attesa della risolutoria conferenza stampa di Palermo.
Pubblicato da Stefano Lo Presti
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