“Fondazione Lucifero. Una paralisi insensata”, la mancata nomina del proprio rappresentante all’interno del CDA della Fondazione, da parte dell’Assessorato Regionale alla Famiglia, di fatto sta indiscutibilmente “paralizzando” l’attività dell’IPAB.


venerdì 22 febbraio 2019


C O M U N I C A T O 

“Fondazione Lucifero. Una paralisi insensata”, così titolava la Gazzetta del Sud di mercoledì 6 febbraio, in un suo servizio da Milazzo. 

La mancata nomina del proprio rappresentante all’interno del CDA della Fondazione, da parte dell’Assessorato Regionale alla Famiglia, di fatto sta indiscutibilmente “paralizzando” l’attività dell’IPAB.

Infatti la Fondazione Lucifero ha un consistente patrimonio immobiliare, costituito da terreni e fabbricati articolati in diverse tipologie, che richiede una costante attività di indirizzo affidata dallo statuto al Consiglio di Amministrazione, e orientata in modo dinamico a valorizzare, trasformare e rendere economicamente proficua la gestione dei beni. 
Per meglio comprendere, è il caso di precisare che il precedente consiglio ha concluso il suo mandato ben 17 mesi or sono; ossia nel mese di settembre 2017. 
In prossimità della scadenza le Istituzioni rappresentate all’interno della Fondazione si sono adoperate ad indicare i propri rappresentanti: la Curia di Messina nella persona del Sig. Francesco Iannucci, la Corte d’Appello di Messina con l’Avv. Francesco Marullo, l’Ufficio Scolastico Provinciale con la Dirigente Dott.ssa Licia D’Alì ed il Comune di Milazzo con il Sig. Franco Scicolone. 
Da allora numerosi sono stati gli appelli, le richieste e le interlocuzioni tese ad accelerare la decisione dell’Assessorato nel fornire il proprio rappresentante. Ma nulla, solo un assordante silenzio. 

Non sono note le ragioni che impediscono all’Assessore a ciò preposto ad ottemperare a questo compito, stupisce –però- la “celerità” con la quale dopo un anno, ha nominato un commissario per il disbrigo di adempimenti ineludibili, pena il blocco assoluto della funzionalità della Fondazione. Nomina che, seppure esperita con cura e rigore dal Commissario, non ha sottratto quest’ultima dall’onere di ristoro nelle spese, così come previsto dall’ordinamento in materia. 

Sicchè, alla luce di quanto sopra, i quattro componenti designati nel sottoscrivere il presente documento, INVITANO il nuovo Assessore Regionale a procedere alla individuazione e nomina del proprio rappresentante, colmando così l’attuale ed inspiegabile vuoto.AUSPICANO altresì in tempi brevi la piena operatività del Consiglio di Amministrazione nell’esclusivo interesse della Fondazione e delle attività da quest’ultima svolte a favore della comunità milazzese, unitamente alla gestione economico-finanziaria nel suo complesso e delle numerose attività benefiche che costituiscono la ragione per cui l’Ente è stato fondato. 

Milazzo, 22 febbraio 2019 


Licia D’Alì 
Francesco Iannucci 
Francesco Marullo 
Franco Scicolone 




Pubblicato da Stefano Lo Presti a 13:33