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Milazzo. Solo Trenta Precari Stabilizzati, Contenziosi in Arrivo

Milazzo: Improponibile la decisione di "stabilizzare" soltanto 30 dei 162 precari con concorso esterno (più 18 esterni), dopo anni di servizio nel comune 132 famiglie rischiano di rimanere senza alcun reddito. 

Il comune di Milazzo, a differenza di altri enti che preferiscono la stabilizzazione per tentare di fermare l’emorragia delle potenziali cause con dei precari ( saranno banditi una cinquantina di posti: 30 riservati al personale precario e 18 dal potenziale personale esterno ), preferisce stabilizzare una parte dei precari.

L'amministrazione con la delibera pubblicata qualche giorno fa, farebbe cadere sotto i colpi del tribunale del lavoro di Barcellona Pozzo di Gotto il Comune che, potrebbe riconoscere un’indennità pari a 12 mensilità a ciascun precario a cui è stato prorogato il contratto negli anni passati e non stabilizzato come impone la norma in materia dopo i 36 mesi.

In buona sostanza questa situazione potrebbe incidere sulle casse comunali, ci sarebbero 3 cause pendenti di ex-dipendi a casa per scadenza del contratto.
Avere un piano di stabilizzazione - diverso da quello proposto - significherebbe influire possibilmente su eventuali contenziosi e bloccarli di fatto, dal momento che il municipio potrebbe dimostrare l’intenzione di stabilizzare il personale precario, verrebbe disinnescata una vera a proprio bomba ad orologeria.

Sarebbero potenzialmente 132 i precari in servizio a Milazzo che potrebbero attivare questo contenzioso e se così fosse il crack sarebbe certo. Milazzo continuerebbe quindi ad essere letteralmente un Comune “mangiato” dalle spese correnti.

Attendiamo l’avvio dell’iter amministrativo e confidiamo che la questione sia presentata con la massima serenità per evitare contenziosi. L’obiettivo dovrebbe essere quello di tutelare i lavoratori comunali che svolgono funzioni essenziali nell’erogazione dei servizi ai cittadini. Sicuramente il sindaco e i vertici dell’amministrazione comunale condividano l'impostazione a difesa del personale che garantisce lo svolgimento di funzioni indispensabili per la collettività.

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