« Apprendo con stuporecon pari preoccupazione per il ruolo che svolgo, della lettera che oggi il Dirigente generale dell’Assessorato regionale agli Enti Locali ha scritto ed inviato al Comune di Milazzo nella quale, sulla scorta di un verbale di seduta consiliare del 31 dicembre del 2018, sono indicato come protagonista come persona poco a conoscenza delle leggi, assolutamente sopra le righe ed in ultimo mistificatore ed accusatore indegno di persone.

Basterebbe andare a sentire l’audio integrale della seduta in questione per capire che il verbale riportato parole e conclusioni che sono del tutto prive di riscontro in quanto dichiarato in aula e rappresentano piuttosto una sorta di conclusioni tratte in maniera del tutto autonoma da chi non riesce a cogliere dall’audio la differenza tra un avverbio di tempo ed un verbo. Lascia esterrefatti come la seguente frase dichiarata “ Il dottore Messina, famoso per essere stato anche a Brolo dove era tutto a posto” è diventato nella trascrizione del verbale come dichiarazione del Midili che “ Evidenzia come, d’altra parte, detto Commissario sia lo stesso nominato in passato a Brolo, dove ha ritenuto fosse tutto a posto”.

Chiaro l’intento di dare alle mie parole un senso totalmente diverso da quanto invece è. Fatto per me grave e che ha indotto la Dirigente dell’Assessorato Regionale a vergare una lettera di tre pagine in cui vengono sciorinate parole nei confronti della mia persona che nulla però hanno a che vedere con quanto realmente accaduto in aula il 31 dicembre del 2018. Invierò domani alla Dirigente generale dell’Assessorato enti locali una nota con allegato audio video della seduta consiliare indicata per dimostrare non solo la differenza tra quanto da me dichiarato e quanto invece verbalizzato ma preannuncio la consegna di tutto quanto al mio legale di fiducia perché si possa fare chiarezza su come un verbale non ancora approvato dal Consiglio Comunale sia già stato inviato all’attenzione del Dirigente Generale con frasi totalmente diverse rispetto alle dichiarazioni fatte. Sembrerebbe quasi una sorta di invito ad evitare di parlare in aula ed una corsa a screditare la mia persona.

E’ l’ultimo atto di una politica al tramonto che usa anche bassi mezzucci pubblicando le lettere ricevute dall’assessorato regionale sui siti social di parenti prossimi di rappresentanti delle Istituzioni, a completare un quadro desolante e preoccupante che Milazzo non merita e che tra poco più di un anno finalmente terminerà.

Sui contenuti che vanno verificati direttamente, chiedo che venga inserito il seguente link in cui è possibile ascoltare le dichiarazioni rilasciate ed il link con il contenuto della lettera dell’Assessorato Regionale».

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Consiglio Comunale 31 dicembre 2018