Comune di Milazzo, verso rimpasto in Giunta: gli assessori in bilico. Sarebbero tre gli assessori in uscita dalla Giunta comunale. 

Tanti ne vorrebbe rimpiazzare il sindaco Giovanni Formica, che in questi giorni avrebbe chiesto alle liste che lo hanno sostenuto durante le amministrative del 2015 di indicare alcuni nomi da fare entrare nella nuova giunta. 
Nel rimpasto che il sindaco Formica si appresta a varare non saranno toccati nessun degli assessorati vicini al primo cittadino (il che ha già provocato qualche mal di pancia). Decisione presa per alzare il tasso politico della Giunta.

L'anno appena iniziato sarà pieno di sorprese nel palazzo comunale e con l'approvazione dei bilanci si cercherà di dare slancio al progetto politico di governo che già da tempo ha perso mordente, stritolato dai tanti problemi che affliggono la città: dalla questione rifiuti alla crisi del centro storico, passando per i temi riguardanti cantieri e mobilità. 

Il sindaco avrebbe espresso la necessità di una maggiore responsabilità da parte di tutti i consiglieri ( spesso le assenze nella maggioranza fanno mancare il numero legale) e allo stesso tempo avrebbe chiesto un "surplus di politica". 

I nuovi innesti ci saranno e molto presto.

Sulla graticola ci sarebbero gli assessori Piera Trimboli, Salvo Presti e Carmelo Torre. Quest'ultimo sembrerebbe pagare i risultati negativi dettati dalla mancata di programmazione nel centro storico e per la poca presenza all'interno del palazzo comunale. Non dimentichiamoci che Torre ha sposato il progetto politico di Giovanni Formica con la lista "Ora Milazzo" con 1.617 voti ( 8,38%) con 3 seggi e in consiglio comunale la stessa lista ha collocato il vicepresidente Maurizio Capone. Se Torre venisse rimpiazzato potrebbe portare un grande rottura nella maggioranza con il rischio di una sfiducia.

Piera Trimboli invece, nel 2015 con il "Patto dei democratici per le riforme" (Pdr) ha raggiunto l'ottimo risultato di 1.907 preferenze con il 9,89%, seggi scattati 4. Vicino all'assessore Trimboli ci sarebbe il consigliere Nani che sembrerebbe il braccio destro dell'assessore Maisano. Anche una eventuale uscita dalla giusta comunale da parte della Trimboli potrebbe portare grossi problemi di stabilità politica al primo cittadino. 

Anche Salvo Presti, attuale assessore alla cultura potrebbe essere presto rimpiazzato, nominato grazie ai 2.585 voti della lista "I Democratici Big Bang Milazzo" con il 13,40% con 6 seggi. 

In bilico ci sarebbero anche altri assessori, mentre sembrerebbe salda la posizione di Damiano Maisano
Ma con chi verrebbero rimpiazzati i tre in uscita? 
I rumors parlano del ritorno di Ciccio Italiano, di altri nomi ne circolerebbero molti alla vigilia dei vertici tra sindaco e consiglieri di maggioranza ma nessuno ufficializzato.

Finiti gli appuntamenti di rimpasto, per i milazzesi adesso è importante iniziare una nuova fase per la città e lavorare per mettere in atto il progetto politico premiato dagli elettori alle amministrative.

Ma per molti milazzesi i problemi di questa città non si risolvono col cambio di tre assessori. C'è un problema politico: vogliamo sapere qual è la prospettiva della città e con quale strategia arriveremo alle elezioni del 2020. Bisognerebbe individuare all'interno del programma presentato agli elettori le priorità da raggiungere e metterli alla prova con obiettivi misurabili.

Siamo d'accordo sul fatto che serva un surplus di politica ma il rimpasto in sé non interessa alla città. E poi non bisognerebbe fare una discussione solo dentro le stanze del palazzo. 

Il rimpasto degli assessori potrebbe essere un'opportunità per fare il punto del percorso avviato a giugno del 2015, che ha proposto un progetto di sviluppo e rilancio economico della città. Potrebbe emergere la coesione della maggioranza sui punti fondamentali del programma di governo così come potrebbe essere sottolineata l'importanza di proseguire con il percorso già avviato dalla Giunta per un maggiore dialogo e confronto con i cittadini e nei diversi territori. 

Da parte dei diversi gruppi consiliari di maggioranza potrebbero essere ribadita la necessità e l'impegno a giungere quanto prima alla cosi tanto sperata rinascita della città. 

Il progetto politico, la prosecuzione di un'esperienza di governo che dopo anni difficili potrebbe dare i propri frutti in termini di rilancio economico, sociale e culturale della città, la valorizzazione del ruolo del Consiglio comunale e il dialogo fra questo e la Giunta sono stati da tutti sottolineati come le priorità assolute in quello che dovrebbe essere un lavoro e un impegno corale e di squadra al di là e ben oltre i ruoli personali che ciascuno ricopre in tale squadra.

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