Mozione di sfiducia, documento del gruppo “Ora Milazzo”
I consiglieri comunali del gruppo “Ora Milazzo” hanno diramato una nota con la quale ribadiscono la loro fiducia al sindaco Formica precisando che non firmeranno dunque la mozione presentata da 17 consiglieri.
“Chi è di destra e chi di sinistra? – scrivono nel loro documento –. La lista civica “Ora Milazzo” alla quale apparteniamo ha appoggiato un progetto civico promosso dall'attuale sindaco Giovanni Formica, dove non vi erano tracce di simboli partiti. Oggi invece ci troviamo in un aula consiliare dove ognuno rivendica una propria appartenenza dopo aver cambiato, nel corso di questi ultimi anni, casacca in base alle opportunità che si presentavano. La storia di alcuni componenti dell'attuale consesso parla chiaro.... Per quanto riguarda la mozione di sfiducia constatiamo che è stata depositata con le firme di 17 consiglieri apprendendo la notizia dai giornali. Dovremmo dunque esprimere un voto favorevole senza mai essere stati coinvolti, quasi fosse un atto di fede?
Qualcosa nel meccanismo non funziona. Noi in qualità di componenti del gruppo ora Milazzo , che storicamente apparteniamo a una certa area politica e che sempre abbiamo rivendicato in aula la nostra appartenenza ad un partito che in Sicilia è rappresentato dal presidente Miccichè, non cambiamo idea e ribadiamo che non voteremo la mozione di sfiducia perché crediamo che un progetto per la crescita e lo sviluppo di Milazzo non può e non deve passare da una sfiducia ma da programmi e coinvolgimenti dei partiti e dei cittadini. La mozione in questione è solo frutto di personalismi ed individualismi. Non si può tradire il proprio elettorato solo per aver ricevuto diversi NO a richieste personali. Noi di “Ora Milazzo” vogliamo fare politica e siamo oltremodo convinti che bisogna consegnare a questa città gli strumenti per governare: i bilanci. Oggi nell'attuale situazione è evidente a chi fa politica che non può esserci sindaco né di destra né di sinistra né del MoVimento 5 Stelle che possa governare dando risposte concrete che comunque la città merita e invoca da vent'anni a questa parte”.
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