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Milazzo. Il Consigliere Santi SaraĆ² Lascia la Maggioranza


Il consigliere SaraĆ² lascia Sicilia Futura e la maggioranza

Il consigliere comunale Michele Santi SaraĆ² ha comunicato con una lettera alla presidenza del Consiglio comunale la sua decisione di lasciare la maggioranza che sostiene il sindaco Formica e il suo partito di appartenenza, il Pdr-Sicilia Futura.

“Lascio la maggioranza – scrive SaraĆ²- augurando al sindaco una proficua ripresa, lascio Sicilia Futura di cui faccio un in bocca al lupo agli assessori Trimboli e Maisano, infine un in bocca al lupo speciale al mio capogruppo Gaetano NanƬ di cui nutro tanta sima e con il quale iniziĆ² il mio percorso nel Pdr”.

“Nonostante la mia appartenenza alla maggioranza in questo tempo intercorso –aggiunge SaraĆ²- ritengo di aver dato giĆ  un segnale di questa linea di concretezza con mozioni, atti di indirizzi ed emendamenti alla mia stessa amministrazione, non tramutate certamente dalla stessa in atti concreti! Mi sono impegnato sulle agevolazioni e le esenzioni per le fasce piĆ¹ deboli della popolazione in materia di rifiuti solidi urbani con proposte di modifiche al regolamento; continuerĆ² con le proposte per arginare il degrado delle periferie, a lavorare per il loro rilancio a partire da interventi per la prevenzione degli allagamenti e “molto altro”, sempre accompagnato da proposte articolate finalizzate al “cambiamento vero” e alla crescita complessiva della nostra comunitĆ ”.

“Ho temporeggiato sin ad oggi – ha detto ancora il consigliere - perĆ² non ĆØ servito a nulla. La politica ĆØ ormai diventata eccessivamente demagogica e populista, si ĆØ smarrito l’equilibrio ed il senso di responsabilitĆ  che fino oggi aveva animato il comune impegno.
Concludendo, SaraĆ² dichiara di sentirsi ormai lontano dalla fase politica attuale, e dice di preferire la via della “concretezza” provando ad aprire una fase nuova di responsabilitĆ  in cui, partendo dal consiglio comunale, si possa costruire un futuro diverso. Il metodo ĆØ quello del dialogo e della concertazione anche con l’amministrazione seppur “senza fare sconti”. La politica “nuova” in questi tempi di crisi non puĆ² affossarsi in chilometriche discussioni mentre la gente, soprattutto i piĆ¹ deboli, paga lo scotto di una politica parolaia e inconcludente. La mia storia ĆØ vicina a queste aree di disagio che intendo tutelare non solo proseguendo l’impegno in difesa dell’ambiente, ma anche per un rilancio dell’occupazione.”

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