Comunicato stampa Nuovo PSI

"Relazione Conclusiva della Commissione d'Inchiesta Bicamerale sullo stato dell'arte del sito SIN di Milazzo"

In considerazione del fatto che nessuna forza politica dal maggio del 2016, data in cui la Commissione d'inchiesta Bicamerale sul sistema illecito dei rifiuti e reati ambientali ha relazionato la conclusione delle indagini effettuate sullo "Stato degli interventi Inquadramento del SIN di Milazzo, sito di interesse nazionale definito con legge 266 del 2005 e con il decreto ministeriale dell’11 agosto 2006, fa alcuna menzione, come Segretario provinciale del Nuovo PSI , trasmette alla stampa in allegato uno stralcio ufficiale riguardante :

- Fenomeni di inquinamento e tipologia dei contaminanti;
- Accordi di programma e risorse stanziate;
- Stato della Caratterizzazione delle aree di proprietà comunale (Ex Cutroneo) ubicate in località Masseria all’interno del comune di Milazzo;
-STATO DEGLI INTERVENTI DI CARATTERIZZAZIONE, MESSA IN SICUREZZA E BONIFICA;

-Decreti di approvazione dei progetti di bonifica;
Le principali criticità sono rappresentate da: ritardi nell’attuazione dell’accordo di programma quadro (APQ), sottoscritto in data 23 febbraio 2011 per la messa in sicurezza e la bonifica dei suoli e delle acque di falda tra il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, la Regione siciliana, il commissario delegato per l’emergenza rifiuti e la tutela delle acque in Sicilia, la provincia di Messina, il comune di Milazzo, il comune di Monforte San Giorgio, il comune di Pace del Mela, il comune di San Filippo del Mela, il comune di San Pier Niceto.
In sostanza, emerge una responsabilità politica a tutti i livelli e chiunque la può verificare sul sito del Parlamento Italiano in quanto da mesi resa pubblica.

Dott. Giuseppe Marano 
Segretario Provinciale
Nuovo PSI


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2.6.4 SIN Milazzo. Stato degli interventi
Inquadramento del SIN
L’area industriale di Milazzo è stata inserita tra i siti di bonifica di interesse nazionale (SIN) con legge 266 del 2005 e con il decreto ministeriale dell’11 agosto 2006 è stato individuato il relativo perimetro. La superficie totale dell’area a terra è pari a circa 550 ha, mentre l’area a mare copre una superficie di circa 1000 ha. Il SIN coincide con l’area di sviluppo industriale di Gianmoro ed interessa i comuni di Milazzo, San Filippo del Mela, Pace del Mela e San Pier Niceto, Monforte San
Giorgio, già dichiarati «Aree ad elevato rischio di crisi ambientale del comprensorio del Mela» ai sensi del decreto legislativo n. 112 del 1998.
Nel SIN di Milazzo è concentrata la presenza di una miriade di imprese di produzione e trasformazione di dimensioni medio-piccole che si sono sviluppate attorno al grande polo industriale di Milazzo, che annovera, tra le industrie più grandi, una raffineria di petrolio, la grande centrale termoelettrica di San Filippo del Mela e l'acciaieria di Giammoro di Pace del Mela.
All’interno dell’area SIN è infatti presente il consorzio Irsap (ex Asi) che ospita imprese di piccole e medie dimensioni dei più svariati settori da quello dell’artigianato (ceramica) a quello agroalimentare, o dei mobili. Un capitolo a parte è invece il settore della cantieristica navale, presente sia nella zona del porto cittadino (storica sede della Rodriquez, dove fu costruito il primo aliscafo al mondo e di altri grandi cantieri) sia nel polo industriale di Giammoro di Pace del Mela
(produzione di imbarcazioni di lusso).
In merito alle aree private nel SIN Area industriale di Milazzo insiste un polo industriale che ospita diverse tipologie di insediamenti produttivi, quali: raffinazione di petrolio (Raffineria di Milazzo - Ram); produzione elettricità (Centrale elettrica Edipower ex Enel, Centrale elettrica Termica Milazzo ex Sondel); siderurgia (profilati in ferro - Duferdofin); produzione apparecchiature elettriche (ETS); stoccaggio elettrodomestici (stabilimento Messinambiente SpA), lavorazione di
amianto, attività ora completamente dismessa (ex Sacelit ora Punto Industria), oltre a diversi depositi di prodotti petroliferi e discariche di rifiuti industriali.
Le aree pubbliche, invece, racchiudono l’arenile e l’area marina antistante, che ricade all’interno del SIN e che si estende, fra la diga foranea del porto industriale e la foce del fiume Santo per una superficie indicativa di circa 1000 ettari oltre ai tratti terminali dei torrenti Corriolo, Muto, Mela e Niceto.

Fenomeni di inquinamento e tipologia dei contaminanti
Dalle indagini condotte nell’area SIN è emerso uno stato di contaminazione della matrice suolo prevalentemente legata alla diossina per la combustione di rifiuti, a causa della presenza di discariche abusive e/o abbandonate, stabilimenti industriali dismessi, e ad una presenza di notevoli quantità di materiale contenente amianto (sfridi e residui di lavorazione, lastre, fanghi, etc.); mentre per la matrice acqua di falda si ipotizza la presenza di idrocarburi e metalli.
I principali contaminanti riscontrati nei suoli e nelle acque di falda sono i seguenti:
- nei suoli: PCDD/PCDF, idrocarburi C≤12, idrocarburi C>12, BTEX e piombo alchili.
- nelle acque di falda: Alluminio, arsenico, ferro, manganese, piombo, fluoruri, benzene, idrocarburi totali, 1,2 dicloropropano, tricloroetilene, tetracloroetilene, diclorobenzene, MTBE.

Accordi di programma e risorse stanziate
Le risorse stanziate dal Ministero dell’ambiente per il sito di bonifica di interesse nazionale “area Industriale di Milazzo” con il decreto ministeriale n. 308 del 2006 sono pari a complessivi euro 4.500.000.
Per quanto concerne l’utilizzo delle predette risorse, si segnala che in data 23 febbraio 2011 è stato sottoscritto l’accordo di programma per la definizione degli interventi di messa in sicurezza delle acque di falda e dei suoli nel sito di interesse nazionale “Area industriale del comune di Milazzo” tra il Ministero dell’ambiente, la Regione siciliana, il commissario delegato per l’emergenza rifiuti e la tutela delle acque in Sicilia, la provincia di Messina, il comune di Milazzo, il comune di
Monforte San Giorgio, il comune di Pace del Mela, il comune di San Filippo del Mela, il comune di San Pier Niceto, per un importo complessivo di euro 4.500.000 a valere sul citato decreto ministeriale n. 308 del 2006. Dette risorse sono state trasferite al commissario delegato per l’emergenza rifiuti e la tutela delle acque in Sicilia con DD prot. n. 3518 del 10 luglio 2012.
A fronte del suddetto stanziamento, pari a euro 4.500.000, alla data del 31 dicembre 2014, la Regione siciliana ha impegnato e speso, rispettivamente, euro 197.069 ed euro 113.369 (fonte: monitoraggio finanziario, alla data del 31 dicembre 2014, trasmesso dal dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti ex ordinanza del capo dipartimento della protezione civile n. 44 del 29 gennaio 2013).
Appare doveroso segnalare, sebbene si tratti di fatti già noti, anche in virtù della fitta corrispondenza intercorsa sul tema, che l’accordo sopra citato ha maturato considerevoli ritardi nell’attuazione degli interventi ivi disciplinati, tanto da giungere alla scadenza dell’accordo medesimo senza aver realizzato alcuna delle attività previste.
“La Regione siciliana, con nota prot. Ministero dell’ambiente n. 270/STA del 4 marzo 2015, nell’assicurare l’attualità e la priorità degli interventi oggetto del citato accordo e assumendosi l’impegno di recuperare il tempo trascorso, ha chiesto una proroga della scadenza dell’accordo di
ulteriori 24 mesi”.

Alla luce delle rassicurazioni fornite dalla Regione siciliana circa il rispetto del nuovo
cronoprogramma degli interventi ed allo scopo di garantire la realizzazione degli interventi di cui trattasi, il Ministero dell’ambiente, con nota prot. Ministero dell’ambiente n. 36487STA del 18 marzo 2015, ha concesso il nulla osta alla richiesta di proroga dell’accordo di programma del 23 febbraio 2011, fissandone a 24 mesi la data di scadenza.
Si segnala inoltre che, la Regione siciliana nella relazione di monitoraggio (aggiornamento del 31 dicembre 2015) ha evidenziato che, non vi è nessun avanzamento della spesa dovuto alla chiusura della contabilità speciale 2854 al 4 giugno 2015 e si è in attesa della proroga della OCDPC 44 del 2013 e ordinanza della Presidenza del Consiglio dei ministri, dipartimento della protezione civile n.
158 del 19 marzo 2014, per la riapertura della contabilità speciale ai fini della ultimazione degli interventi finanziati.
Il citato Accordo, disciplina la realizzazione degli interventi elencati nella seguente tabella:

DENOMINAZIONE INTERVENTI COSTO (euro)
SOGGETTO
ATTUATORE
A Studio di fattibilità per la realizzazione degli interventi di
messa in sicurezza e di bonifica della falda acquifera.
300.000 Regione siciliana
B Caratterizzazione delle acque di falda lungo la fascia
degli arenili. 100.000
Regione siciliana /ISPRA
CC1) Esecuzione della caratterizzazione ambientale
dell’area marino-costiera e degli arenili inclusi nella
perimetrazione 1.450.000 Regione siciliana /ISPRA – 228 –

C2) Valutazione ed elaborazione dei risultati della
caratterizzazione dell’area marino-costiera e degli arenili
inclusi nella perimetrazione del SIN in funzione dei
necessari interventi di bonifica. 200.000 Regione siciliana /ISPRA
D D1) Caratterizzazione dei tratti terminali dei Torrenti Corriolo, Muto, Mela e Niceto. 550.000 Regione siciliana
D2) Caratterizzazione e primi interventi di messa in sicurezza d’emergenza delle aree
residenziali/sociali/agricole, di competenza pubblica, interessate da contaminazione per fall-out causata dagli stabilimenti industriali.
1.250.000 Regione siciliana
D3) Caratterizzazione e primi interventi di messa in sicurezza d’emergenza delle aree delle discariche di rifiuti urbani.
550.000 Regione siciliana
D4) Caratterizzazione delle aree di proprietà comunale (Ex Cutroneo) ubicate in località Masseria all’interno del
comune di Milazzo.
100.000 Regione siciliana
TOTALE euro 4.500.000

In considerazione del tempo trascorso dall’ultimo aggiornamento, la conferenza di servizi istruttoria del 25 maggio 2016 ha chiesto alla Regione siciliana - assessorato regionale dell’energia e dei servizi di pubblica utilità, in qualità di soggetto attuatore subentrato al commissario delegato di trasmettere entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del verbale, un aggiornamento sulle attività relative al suddetto accordo di programma unitamente alla rendicontazione aggiornata delle somme
spese e impegnate per i singoli interventi.

STATO DEGLI INTERVENTI DI CARATTERIZZAZIONE, MESSA IN SICUREZZA E BONIFICA
Matrice terreni:
- aree a terra caratterizzate rispetto alla superficie del SIN = 61 per cento;
- aree a terra con progetto messa in sicurezza/bonifica approvato rispetto alla superficie del SIN = 20 per cento;
- aree con progetto di messa in sicurezza/bonifica approvato con decreto rispetto alla superficie del SIN = 20 per cento;
- aree con procedimento concluso rispetto alla superficie del SIN (concentrazioni < CSC o CSR) = 19 per cento.
Matrice acque di falda:
- aree a terra caratterizzate rispetto alla superficie del SIN = 61 per cento;
- aree a terra con progetto messa in sicurezza/bonifica approvato rispetto alla superficie del SIN = 38 per cento;
- aree con progetto di messa in sicurezza/bonifica approvato con decreto rispetto alla superficie del SIN = 38 per cento;
aree con procedimento concluso rispetto alla superficie del SIN (concentrazioni < CSC o CSR) = 19 per cento.

Decreti di approvazione dei progetti di bonifica
In merito all’emanazione dei decreti di approvazione di progetti di bonifica dei suoli e delle acque di falda delle aree ricadenti nel SIN, si evidenzia che ad oggi sono stati emanati cinque decreti di approvazione relativi a dragaggi in aree portuali e un decreto di approvazione relativo a progetto di bonifica suoli. Inoltre si è in attesa da parte della Regione siciliana della verifica di assoggettabilità a VIA degli interventi previsti in due progetti di bonifica suoli.

Problematiche aperte
Le principali criticità sono rappresentate da:
- ritardi nell’attuazione dell’accordo di programma quadro (APQ), sottoscritto in data 23 febbraio 2011 per la messa in sicurezza e la bonifica dei suoli e delle acque di falda tra il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, la Regione siciliana, il commissario delegato per l’emergenza rifiuti e la tutela delle acque in Sicilia, la provincia di Messina, il comune di Milazzo, il comune di Monforte San Giorgio, il comune di Pace del Mela, il comune di San Filippo del Mela, il comune di San Pier Niceto, per un importo complessivo di euro 4.500.000 per la realizzazione di una serie di interventi ritenuti prioritari. Nel marzo 2015 è stato concesso dal Ministero dell’ambiente il nulla osta per la proroga dello stesso APQ di ulteriori 24 mesi;
- presenza di numerose piccole imprese locali all’interno dell’area del consorzio Irsap (ex Asi) che non hanno ancora avviato alcun iter amministrativo previsto dalla normativa vigente in materia di bonifica;
- contenzioso pendente e relativo alla contestazione delle prescrizioni formulate dalla
conferenza di servizi decisoria del 6 marzo 2008 (Edipower), della riperimetrazione del SIN (comune di San Filippo del Mela) ed, infine, sull’ordine di rimozione dei rifiuti rinvenuti nelle aree di competenza della raffineria di Milazzo.

Attività programmate
Di seguito vengono riportati gli esiti dell’ultima conferenza di servizi istruttoria/decisoria tenutasi in data 25 maggio 2016:
“La Conferenza di Servizi decisoria del 25 maggio 2016 in merito ad una serie di aree di competenza sia pubblica che privata (superficie complessiva pari a circa 7 ha):
- vista l’assenza di superamenti delle CSC di cui alla colonna B di Tabella 1 dell’ allegato 5 al Titolo V - Parte Quarta del decreto legislativo n. 152 del 2006, in tutti i campioni di suolo esaminati;
- vista la relazione di validazione trasmessa da ARPA Sicilia per la matrice suolo;
- ha deliberato di ritenere concluso il procedimento, ai sensi dell’articolo 242 del decreto legislativo n. 152 del 2006, per la matrice suolo. Mentre per quanto riguarda i superamenti delle CSC relativi ai parametri ferro e manganese nella matrice acque di falda, la suddetta conferenza di servizi decisoria ha chiesto ai soggetti coinvolti di proseguire con il monitoraggio, la cui modalità e frequenza saranno concordate con ARPA Sicilia.”
La conferenza di servizi istruttoria del 25 maggio 2016 ha:
- incaricato ARPA Sicilia ST - Messina di monitorare i pozzi ubicati all’esterno dell’area SIN e di convocare entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del verbale, una riunione tecnica con tutte le Aziende ricadenti all’interno del SIN al quale è stato chiesto di effettuare dei monitoraggi delle acque di falda al fine di concordare parametri, modalità, frequenza e durata dei monitoraggi;
- in considerazione della diffusa presenza di superamenti delle CSC nelle acque di falda per i parametri Ferro e Manganese, chiesto ad ARPA Sicilia di effettuare, caso per caso, le valutazioni in merito all’attribuibilità dei superamenti delle CSC a valori di fondo ed eventualmente determinare i valori di fondo da utilizzare per l’intero SIN di Milazzo per tali parametri.
Si ricorda che, è prevista l’istituzione di un tavolo tecnico finalizzato alla discussione delle problematiche ambientali relative al SIN.