LA STRADA ASI VA MESSA IN SICUREZZA SONO TROPPI I MORTI!

Troppi incidenti ,tante le vittime ,l'asse di collegamento dell'ASI che si innesta alla Strada Nazionale 113 è diventato l'asse della morte.

Proprio alcuni giorni fa abbiamo dovuto accettare la morte di una nostra amica la mamma di Filippo.Vittima in quell'assurdo incidente avvenuto su una strada che ormai da anni è abbandonata priva di manutenzione ordinaria e straordinaria.

Un lungo nastro di asfalto abbandonato all'incuria dalle istituzione .Una trappola mortale per coloro che quotidianamente la percorrono piena di insidie e di buche e carente di segnaletica stradale nel totale buio con un impianto d'illuminazione mai messo in funzione, oggi rimangono solo lampioni arrugginiti prossimi a cadere.

La sterpaglia e i canneti sono talmente alti da occupare la carreggiata in entrata e in uscita da questa trappola della morte.

E' un'asse viario che non interessa a nessuno ma che attraversa la zona industriale da Milazzo a Venetico unendo tanti comuni e del quale si servono centinaia di lavoratori tutti i giorni.

La dirigenza dell'ASI ha tutta la responsabilità di tanti padri e madri di famiglia che al mattino si recano al lavoro attraversando una strada che non è in sicurezza.
Serve responsabilità ,non può l'Assessore Regionale all'industria e il Presidente della Regione mantenere ancora in quello stato una strada che mette a rischio la vita di chi la percorre .

Non si può delegare sempre alla Magistratura di sostituirsi all'incapacità e alla irresponsabilità degli amministratori.
Oggi occorre che i Sindaci del territorio chiedono alla Regione di mettere in sicurezza quel nastro di asfalto, diversamente si abbi il coraggio di chiuderlo.

Non è più ulteriormente tollerabile questo tributo di sangue!