GAL, ultima frontiera…

Riprendendo un’espressione cinematografica, vogliamo ricordare a noi stessi e ai politici ed eventuali politicanti,
inseriti nella nostra amministrazione cittadina, cosa sia, in maniera molto semplicistica e per grandi linee, il GAL.
Per recuperare e intercettare fondi europei, un territorio può presentare direttamente un progetto all’UE o concorrere ai
bandi di finanziamento o ancora, inserirsi in un Gruppo di Azione Locale (GAL).

La prima ipotesi richiede un progetto molto strutturato e di elevato interesse territoriale, è dunque una via
particolarmente lunga e complessa. Nei bandi di finanziamento sono richiesti, oltre naturalmente ai progetti, anche dei requisiti che sono vincolanti o che danno punteggio nella formazione di una graduatoria. Purtroppo il nostro comune può trovarsi in difficoltà, in questo caso, a causa di pregiudiziali come, ad esempio, i conti non in ordine.

Rimane a questo punto la via più facile: i GAL.
Punto cardine di questi gruppi è il raggruppamento di soggetti pubblici e privati. Milazzo poiché comune capofila del GAL denominato Tirreno-Eolie, ha l’onere e il privilegio di coordinarne la realizzazione. Ma se qualcosa si muove per
ciò che riguarda i soggetti pubblici, cioè l’aggregare più amministrazioni comunali limitrofe, per i privati il progetto è
fermo al palo. L’aver indicato il prof. Piero David, esperto in materia, ha inizialmente fatto ben sperare sulla rapida
conclusione dell’iter realizzativo. 

Invece, se escludiamo qualche incontro sul territorio allo scopo di accendere i riflettori sull’argomento, è calato il silenzio. L’entusiasmo iniziale che ha portato aziende e professionisti a incoraggiare l’unione privata, si è sopito. Non è pensabile, stante il poco tempo disponibile, lasciare ad autonome e speranzose iniziative la pubblicizzazione del partenariato necessario al compimento degli atti preparativi alla presentazione del GAL. Dunque, scarsissima, se non inesistente, evidenza pubblica della questione GAL, come invece diversamente richiede e impone l’argomento. Non vorremmo si stiano facendo giochi da quartierino, tipici della politica a cui siamo ormai abituati. Il territorio ha l’esigenza di non perdere l’occasione e l’amministrazione comunale ha il dovere che ciò non accada. Lo Sportello Europa del comune, smetta di sonnecchiare e acceleri sul partenariato privato, organizzando incontri e dandone evidenza pubblica. Il Sindaco o chi da lui predisposto, metta da parte, se mai ce ne sia stata, la logica che vuole restringere il campo.

Il 10 giugno, data ultima per la realizzazione del GAL, è ormai vicino.

Il tempo…gocciola!