Finanziamento area Tribò, nota dei consiglieri di “Città attiva” e “Milazzo Futura”
7.3.16
Finanziamento area Tribò, nota dei consiglieri di “Città attiva” e “Milazzo Futura” I consiglieri comunali dei gruppi “Città attiva” e “Milazzo Futura”, Pippo Midili, Lydia Russo, Franco De Gaetano e Franco Russo hanno diramato la seguente nota in merito al finanziamento dell’area Tribò per la realizzazione del sistema di monitoraggio ambientale. “Con decreto del Presidente della Regione siciliana n. 681 del 18 novembre 2015, viene preso atto della decisione vincolante ed obbligatoria del Consiglio di Giustizia Amministrativa che impone alla Regione Sicilia di dare al Comune di Milazzo i dieci milioni di finanziamento europeo per la realizzazione del “ Sistema di monitoraggio ambientale”. Una vittoria targata #quellicheceranoprima, anche se il Sindaco Formica, in una lettera ai nostri consiglieri di opposizione a seguito di un’interrogazione sull’argomento, tenta in qualche modo di prendersi qualche residuo di merito. Il decreto, tenuto opportunamente per parecchi mesi nel cassetto, è stato notificato lo scorso 19 febbraio all’assessorato competente che dovrà ora trovare le somme e destinarle a Milazzo. Già, perché le somme destinate erano state nel frattempo stornate e spese chissà dove. Tutto pur di penalizzare Milazzo. Dopo la visita di gennaio scorso all’assessorato a Palermo, il Sindaco Formica era tornato con un timido “ ora vediamo cosa si potrà fare”, quando nei fatti la somma era già stata destinata alla città di Milazzo nel mese di novembre 2015. Questa volta poco c’entra l’ufficio europeo, niente l’amministrazione comunale attuale ma il merito sta tutto nella caparbietà di chi nel corso del quinquennio 2010-2015 ha prima predisposto il progetto, con l’ausilio fondamentale degli uffici comunali, e poi difeso un sacrosanto diritto prima al Tar e poi al CGA, per vedere finalmente realizzato un sistema di monitoraggio ambientale. Questi sono fatti. Il recupero dell’area archeologica Tribò, una piantumazione di sostanze erboree mediterranee, con la collaborazione dell’Università di Catania facoltà di Agraria, ed aule multimediali recuperati nei locali fatiscenti prospicienti la via Gramsci. Locali ed area ceduti gratuitamente dalla Raffineria di Milazzo. Si metta a frutto il gran lavoro fin qui svolto, oltre le beghe di bottega, e si dia finalmente un’opportunità importante alla città di Milazzo. Senza guardare in faccia a nessuno e percorrendo tutte le strade necessarie per evitare che anche il decreto del Presidente della regione si perda nei meandri dei debiti della Regione Sicilia”.
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