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Anche il Meetup "Milazzo in Movimento" dice "NO" alla Conversione con Uso del CSS


Comunicato - NO CSS Milazzo in Movimento

Nei comuni di San Filippo del Mela e Gualtieri Sicaminò, il giorno 31 gennaio prossimo, si terrà il referendum circa la realizzazione dell’inceneritore a CSS da parte della società A2A. Assieme ai comitati sorti per il NO, non poteva mancare il meetup "Milazzo in Movimento" che ispirandosi alle idee del Movimento cinque stelle, lotta al fianco dei cittadini, contro la scellerata proposta di umiliare ancora una volta il nostro territorio.

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Quando la Valle del Mela fu dichiarata area a rischio in molti credevano, così come ci venne prospettato, che quello sarebbe stato il punto di svolta. Le voci discordanti, naturalmente, rimasero inascoltate anzi, come spesso accade, ridicolizzate. Sono passati tanti anni e le voci messe a tacere adesso gridano nelle orecchie di chi allora ci prospettava l'inizio del cambiamento.

Eccoci dunque all'assurdità: una zona dichiarata ad alto rischio ambientale, quindi da risanare e bonificare, fatta oggetto ancora una volta delle mire lucrose delle industrie pesanti.

Con grande caparbietà, sacrificio e consapevolezza che l'impianto d'incenerimento, con recupero energetico, proposto dalla società A2A è altamente dannoso per l'ambiente e la salute dell'uomo, si dice no a questo scempio ma la cosa più importante è che il no è ben motivato e correlato di alternative industriali da poter attivare sul territorio.

Sul fronte occupazionale la situazione non è migliore infatti è previsto una diminuzione del personale addetto o comunque non vi è un aumento, a che pro allora insistere sul ricatto occupazionale. Il solo studio del Consorzio Nazionale Imballaggi ci dice che un ciclo virtuoso di riciclo e recupero dei rifiuti, porta ad un aumento occupazionale. Questo zittisce i sindacati che proprio sull'occupazione appoggiano, con miopia, la società A2A. Se i lavoratori della Centrale e i sindacati, assieme alla società, invece di pensare all'inceneritore come unica possibilità di mantenimento dei posti di lavoro, considerassero un impianto di trattamento della frazione organica mediante digestione anaerobica e perorassero il potenziamento della raccolta differenziata con successivo trattamento a freddo di quelli non riciclabili, tutto ciò sarebbe una soluzione meno costosa, con meno impatto ambientale e con maggiore creazione di posti di lavoro rispetto alla situazione attuale ed all'inceneritore.

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Il M5s in più occasioni si è posto e si porrà al fianco dei cittadini per difendere l'ambiente ed il lavoro. Nello scorso ottobre la portavoce Zafarana ha presentato la mozione n. 467, votata favorevolmente dall'assemblea, che impegna il governo regionale a negare qualsiasi autorizzazione a progetti di riqualificazione con l'utilizzo di combustibile CSS, valutare l'opportunità di utilizzare la centrale termoelettrica di San Filippo del Mela per la realizzazione di progetti alternativi, quale, ad esempio, la creazione di una centrale solare termodinamica, a provvedere all'immediato aggiornamento del piano di risanamento ambientale dell'area a rischio di Milazzo. In seguito a tale mozione è stata istituita la Commissione parlamentare di indagine al fine di consentire al Parlamento di acquisire gli elementi necessari di conoscenza della gravissima emergenza ambientale del comprensorio del Mela e verificare lo stato degli interventi di bonifica del territorio.

Il meetup "Milazzo in Movimento" contribuirà, nella maniera che riterrà più opportuna, affinché il nostro territorio non sia cannibalizzato e sfruttato ad uso e consumo delle lobby dell'inquinamento. Il voto negativo al referendum è un'occasione, per la gente comune, di riprendere in mano il proprio futuro e far sapere, a chicchessia, che il popolo della Valle del Mela è presente e vigile.

Con l'occasione chiediamo con forza che la giunta comunale della città di Milazzo deliberi la contrarietà alla conversione con uso del CSS. Il consiglio comunale lo ha già fatto l'ottobre scorso, impegnando la giunta a deliberare in tal senso ma ad oggi, disattendendo una richiesta del consiglio comunale che lo appoggia, non si ha notizia di questa decisione. Dopo aver detto no al referendum nel territorio milazzese, cosa aspetta, dunque, il sindaco e la sua amministrazione a dire, ufficialmente, NO al CSS.

Riceviamo e Pubblichiamo

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