Da parecchio tempo stiamo assistendo ad innumerevoli dichiarazioni in merito al paventato e probabile
accorpamento dell’Autorità Portuale di Messina e Milazzo con quella di Gioia Tauro.
Facendo un breve cenno storico si precisa che tali presunti accorpamenti, mai effettivamente decisi, nascono
dall’esigenza di una presunta “razionalizzazione” della spesa pubblica da anni in itinere, anche se a guardar bene tra le carte, l’Autorità Portuale di Messina e Milazzo, come la maggioranza delle altre Autorità Portuali italiane, è tra i pochi Enti Pubblici che chiudono in notevole attivo ogni anno finanziario. Le prime indicazioni davano l’Autorità Portuale di Messina e Milazzo accorpata con quella di Catania, poi con quella di Augusta ed infine, ultima ipotesi, con quella di Gioia Tauro. Tali accorpamenti studiati già da parecchio tempo (Ministro Infrastrutture Lupi) e poi ripresi dall’attuale Ministro Del Rio con bozze di studio portate avanti dalla Vicepresidente PD On. Serracchiani.
Orbene si assiste invece, in sede locale, ad innumerevoli prese di posizione da parte di molti politici ed
opinionisti locali circa la fuoriuscita dall’Autorità Portuale, al gradito accorpamento con l’Autorità di Palermo, con il passaggio alla competenza regionale etc etc etc. e nel frattempo si dialoga con gli organi Dirigenziali del predetto Ente come se fossero loro gli artefici della scelta (e non soggetti passivi).
Si ha notizia invero che in sede parlamentare (“li dove si pote”) che solo l’ On. Garofalo (ex Presidente
dell’Autorità) con interrogazioni parlamentari ed il portavoce alla Camera Francesco D’Uva (M5S) con dibattito in aula, abbiano evidenziato la problematica conseguente a questo accorpamento. Si aggiunge che il portavoce Francesco D’Uva ha suggerito la creazione di una più corretta realizzazione di un’Autorità dello Stretto (con ampliamento ai porti di Villa San Giovanni e Reggio Calabria) In sede locale invece l’attuale parte politica che fa capo al Presidente del Consiglio, al Ministro Del Rio , all’On. Serracchiani anziché scrivere ai lori referenti politici circa l’annosa vicenda da loro ideata e caldeggiata, pubblica proteste al vento. Come, tra l’altro, proteste al vento e pareri contrastanti circa le previsioni progettuali del bacino portuale milazzese vengono di giorno in giorno pubblicate (ultima la richiesta di realizzazione della zona commerciale in zona Giammoro con evidenti problemi di reperimento di ingentissime somme di denaro e problematiche ambientali inerenti il limitato riparo di una zona completamente aperta ed esposta alle mareggiate invernali).
Il Meetup Milazzo in Movimento rimane invece del parere che, oltre a supportare la battaglia portata avanti dal proprio portavoce D’Uva in sede parlamentare, venga proposta la creazione di un’Autorità Portuale che abbia giurisdizione sui Porti di Messina, Tremestieri, Milazzo, Villa San Giovanni, Reggio Calabria e, con un accordo con le comunità locali, anche per gli approdi delle Isole Eolie. Tale ipotesi in opposizione all’accorpamento con un’Autorità Portuale “straniera” o di fuoriuscita e passaggio alle competenze regionali con evidenti problemi di finanziamenti futuri. Tale soluzione, inoltre, oltre a creare un corretto sistema integrato (Stretto di Messina e Milazzo-Isole Eolie) darebbe opportunità alla forze politiche locali di continuare nella loro missione di controllo ed indirizzo tecnico politico delle scelte da adottare.
Ed a tal ultimo proposito questo Meetup invita l’Amministrazione Comunale di Milazzo a voler indire un’opportuna conferenza alla quale invitare tutte le forze politiche, gli operatori commerciali portuali, gli Enti e le Associazioni aventi specifiche competenze tecniche al fine di fare una sintesi univoca delle molteplici indicazioni tecniche (in contrasto tra loro) che la comunità desidera per il nostro porto.
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