Comunicato meetup "Milazzo in Movimento":
Nel settembre dell’anno scorso ci dissero che era normale che il serbatoio bruciasse per una settimana. Oggi lo stanno dicendo ancora scusandosi per l’inconveniente.
Siamo così costretti, nuovamente, a leggere dei risicati comunicati sul sito della raffineria in cui si minimizza il tutto (comunicato delle 14.46 del 19/07). Non viene riportato nessun dato relativo all’inquinamento e nessuna informazione su quali materiali si stanno utilizzando per far ripartire gli impianti. Dovremmo accontentarci di questo? Di quale gas parla la raffineria nel suo comunicato e cosa rilascia nell’atmosfera? Ed il vapore che fuoriesce dagli impianti perché è giallino e non bianco? Su tutto questo attendiamo risposte dalla RM e dalle istituzioni, quali l’ARPA ed il comune. Risposte che comunque serviranno a prendere provvedimenti, anche impiantistici, futuri ma non potranno certo essere consolatrici per chi subisce adesso, inerme, questi accadimenti .
Come non potranno certo essere riparatrici dell’ennesimo colpo all’immagine della valle del Mela e della città mamertina in particolare. Quest’ultima già provata dalla situazione cittadina e dalle spiagge sporche, con i turisti, anche stranieri che si indignano, riportando con enfasi le foto dell’area industriale più che delle bellezze naturali ed architettoniche della nostra cittadina.
La Raffineria di Milazzo crede, probabilmente, di poter non tenere conto neanche di quest’aspetto e, continuando a puntare le live cam sulla città e non sulle ciminiere che da ore anneriscono il cielo, credono di minimizzare l’accaduto continuando a non informare.
Chiediamo, dunque, trasparenza ed informazione a chiunque debba darla.
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