Pino Ragusi invia il seguente comunicato stampa:
Mi stupisce la nota con la quale oggi, sabato 23 maggio 2015, la GAZZETTA del SUD comunicava la "presa di distanza" dell'Associazione dalle candidature a Sindaco di Milazzo mia e del dott. Carmelo Formica!
Mi corre l'obbligo di ricordare che il dott. Carmelo Formica non è un membro dell'AMA, ma il Presidente del Consorzio Turistico Milazzese, organismo all'interno del quale io ricopro la carica di Vice Presidente, per cui mi sembra assolutamente fuori luogo che l'Associazione possa diramare un comunicato prendendo le distanze da quelle che sono libere scelte democratiche, garantite dalla Costituzione e assolutamente normali in una società civile, di esponenti di altri sodalizi!
Avrei potuto semmai accettare la critica nei miei confronti, essendo anche componente dell'AMA! Ma non mi risulta che l'Associazione abbia invitato me o gli altri componenti ad una riunione in cui proprio io, messo in stato di accusa dall'inquisizione, avrei dovuto difendermi dalla grave colpa di avere sottoscritto la candidatura in una lista elettorale, né quando si prospettava il desiderio di candidatura di altro componente dell’ AMA poi bocciata dal suo stesso partito! Probabilmente in quella sede avrei avuto la possibilità di darvi spiegazioni esaurienti: ossia la libera scelta democratica che non può essere impedita da chicchessia, né tanto meno dall'Associazione che ha ritenuto, troppo frettolosamente, di censurare il mio operato e di prendere le distanze! Mi sarebbe stato possibile, in tale riunione (che spero non sia stata mai convocata perché il solo fatto di non avermi invitato sarebbe stato un comportamento ancora più grave!) suggerire invece alcuni comportamenti da adottare, in vista di una futura ipotetica collaborazione o disponibilità, nei confronti di una nuova amministrazione!
Insomma, la decisione di stilare (da chi non mi è noto), diffondere e sollecitare la pubblicazione di un comunicato stampa, con un pezzo che non reca alcuna firma, sul maggiore organo di informazione della nostra provincia, mi pare piuttosto un maldestro tentativo di screditare la figura mia personale e del dott. Formica per scopi politici o per altri motivi a me sconosciuti ma comunque abietti.
Tra l’altro la nota , illegale nel contenuto e nella scelta dei tempi, contiene informazioni errate e tendenziose infatti tra le strutture considerate dimesse dal Consorzio Turistico solo l’Hotel La Bussola faceva parte dell’ AMA e si è ritirata solo perché chi la rappresentava (Gioacchino Sofia) si è trasferito all’estero. Gli altri o non fanno parte dell’ AMA o non sono ancora dimessi o sono in odore di espulsione per morosità.
Il Consorzio Turistico Milazzese nel suo anno e mezzo di attività si è distinto per le molteplici attività e per i lusinghieri successi ottenuti riconosciuti pubblicamente anche dall’Amministrazione uscente.
In verità, quando ho iniziato la mia attività imprenditoriale a Milazzo ero stato vivamente sconsigliato da amici albergatori dall’ aderire all’ AMA, me poiché credo fermamente nell’associazionismo non ho voluto ascoltarli. Mi duole riconoscere che la nota pubblicata sulla Gazzetta del Sud ha scavato un solco tra chi, fino a questo momento ha lavorato per il lancio della città in campo turistico e chi , per l'appunto l'AMA, non ha mai fatto registrare iniziative in grado di coinvolgere qualcuno o promuovere qualcosa.
Non ritengo quindi di continuare a far parte dell'AMA, proprio per questa decisione cervellotica e fuori luogo, che offende la mia libertà e quella del Presidente del Consorzio Turistico Milazzese, nato per dare un impulso diverso alle realtà del settore e per produrre iniziative credibili per la città. E con la presente rassegno le mie irrevocabili dimissioni da componente dell'AMA, ricordando in ogni caso, ma solo per rendervi liberi da qualsiasi obbligo, che magari pensavate di avere nei miei confronti o nei confronti del dott. Formica, che per la mia candidatura non avevo richiesto nè il vostro sostegno, nè tanto meno i vostri voti! Segno inequivocabile che io credo fermamente nella libertà e nella democrazia che altri sbandierano solo per utilizzare frasi fatte e luoghi comuni. Mentre nella realtà di ogni giorno li hanno voluti disconoscere o annullare con la nota diffusa e pubblicata sul giornale di oggi!
Con riserva di tutelare la mia immagine nelle sedi competenti.
Riceviamo e Pubblichiamo
Giuseppe Ragusi
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