Il primo ad inaugurare il comitato elettorale è stato Giuseppe Marano che ha deciso di presentarsi, come ampiamente previsto, con la dicitura green; dopo una partenza sprint, però, stando ai social, non solo non riesce a completare una lista ma perde pezzi per strada. “Progetto Sicilia” e la Federazione dei Verdi lo hanno abbandonato e voci di corridoio parlano di un probabile ritiro della sua candidatura.
Il secondo ad aver aperto uno spazio per raccogliere alleati e sostenitori, è stato Giovanni Formica “l'Avvocato”, che nel suo comitato elettorale raccoglie ogni giorno, fino a tarda sera simpatizzanti e tanti giovani. Se fosse una gara a chi riesce ad aggregare più persone, l'avvocato avrebbe già vinto; tra tutti il suo è senza dubbio il comitato più frequentato.
Dopo Giovanni Formica è stata la volta di Salvo Presti, prima “vicino di casa” del sindaco uscente, poi trasferitosi, per pudore, qualche civico più in là. Lo ritroviamo molto spesso da solo seduto al tavolo, di fronte all'ingresso. Unico giorno di confusione quello dell’inaugurazione con cocktail annesso.
C’è poi stato il medico Carmelo Formica con un comitato elettorale un po’ borghese, al primo piano. Riunioni politiche molto affollate e conferenze stampa partecipate. Anche Carmelo Formica si è circondato di qualche giovane che forse, però, aspetta che si faccia l’ora giusta per andare al borgo.
Quinto, in ordine di apertura, l'ufficio di rappresentanza dell'unica figura femminile tra i candidati sindaco: Barbara La Rosa. Un comitato un po’ burocratico, stile patronato, aperto in orario d’ufficio, con tanto di bancone e vetrate divisorie, frequentato durante le iniziative, vuoto di giorno, chiuso di sera.
Lorenzo Italiano, poi, ha fatto tutto in un giorno. Ha aperto il comitato e ufficializzato la candidatura da poco con una discreta partecipazione. Sedie occupate e stile tg1. Dopo il primo giorno però, le sedie sono rimaste vuote e le porte chiuse. Il Comitato sembrerebbe "fantasma".
Contro ogni previsione, ad oggi, il Sindaco uscente Carmelo Pino ha affisso soltanto un'insegna pubblicitaria su un balcone della via Umberto I. Neanche l'ombra di un cartello “prossima apertura”. Auspica ad una “crescita” della città mentre forse dovrebbe impegnarsi per la crescita di sostenitori e simpatizzanti.
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