Il conto consuntivo 2011 (cifre 2010) è stato approvato, come dicevamo in altro servizio, dal Commissario straordinario De Joannes dopo alterne e dissacranti vicende. Un Consuntivo che segna un disavanzo di amministrazione consolidato di oltre 10 milioni di euro. Debito, dicono, consolidato nell'ultimo decennio. La commissione di liquidazione ha poi quantificato in circa 60 milioni di euro l’intero debito pregresso.
Gli ultimi anni di gestione avrebbero determinato, quindi, secondo la Commissione, quei 60 milioni di euro di debiti.
Dalle carte – affermano gli attuali amministratori - i bilanci precedenti risultano irregolari, ma nessuno aveva mai intrapreso in quegli anni azioni contro gli amministratori dell’epoca, né, risulta, che la Corte dei conti sollevò obiezioni nei tempi indicati nè promosse indagini.
L’ Amministrazione attuale, in carica nel 2012, ha chiesto il controllo agli uffici appositi della Regione, allertando anche la Procura, che sinora non ha dato risposte di merito, né si presume ne darà. Il Consuntivo 2011 contiene, come detto, il disavanzo sopra citato. Poi spuntano, come dal nulla, 60 milioni di euro di ulteriori debiti. “ I conti del Comune – afferma l' Amministrazione – cominciano a vacillare dal 2003 e dall’anno 2004 il Sindaco d’allora avrebbe già dovuto dichiarare l’Ente strutturalmente deficitario (ma come, lo sfascio non è avvenuto dal 2003 al 2010? I conti non tornano!). Questa situazione – si sostiene - ha gravemente compromesso i bilanci, poi peggiorati per l’irresponsabilità dei successivi amministratori”.
Andiamo ai nostri giorni. Ora, il bilancio poliennale stabilmente riequilibrato 2012, tolta la “zavorra” precedente in mano ai tre Commissari liquidatori nominati dal Presidente della Repubblica Napolitano, approvato di recente dalla Giunta ancora in carica, dal Commissario straordinario e dal Ministero dell'Interno pare sia nullo in quanto non rispetta i vincoli in sede previsionale del patto di stabilità interno, ne consegue che è tutto da rifare (ed è già la seconda volta!). Infatti, come avevamo scritto in un precedente articolo, si legge che “anziché mettere come obiettivo del patto euro 2.500.000,00 circa per il rispetto dello stesso, l'Amministrazione ha inserito come obiettivo euro 2.500,00 circa. Ciò comporta la riduzione delle spese correnti per oltre 2.500.000 euro. Anche l’anno scorso c’erano circa 2 milioni di euro che ballavano tra la banca tesoriera del Comune e i conti dell’Amministrazione. Il Ministero dell’Interno aveva allora rinviato il bilancio al mittente per quell'errore e tanti altri. Ma nessuno ha fatto mai sapere ai cittadini com’è finita quella storia!!! Si sa solo che è stato rinviato il nuovo bilancio, questo, con il macroscopico errore evidenziato (non è la prima volta che si prendono lucciole per lanterne!), che ha indotto i revisori contabili dell'Ente ad inviare una nota al Ministero degli interni, alla Corte dei conti e alla stessa Amministrazione per segnalare l’ illegittimità di cui nessuno si era accorto ed evidenziare che il patto di stabilità del 2012 non è rispettato.
da prof. Giuseppe Stella - Siciliapress.it
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