ANCORA UNA POSSIBILITA' PER I LAVORATORI PRECARI DEL COMUNE DI MILAZZO.

Per i dipendenti precari del Comune di Milazzo ancora non è detta l'ultima parola, speriamo che il Tar si pronunci al più presto e confermi la nullità degli atti posti alla base per il Dissesto, con la conseguenza che si ritorni alla fase pre-dissesto. .

Inoltre, ogni parte politica e riferimento politico deve andare in soccorso a questi padri di famiglia a cominciare dalla deputazione Regionale affinché fanno obbligo al Governo Regionale di ripristinare l'art.4 della l.r. 16 del 2006 che consentiva di erogare il 100 per cento della spesa del personale precario per i Comuni che dichiarano il dissesto e garantiva la copertura finanziaria a carico della Regione, abrogato dalla l.r. 5 del 2014 art.30 comma 6.
Ciò è necessario perchè l'art.259 del Tuel (D.Lgs n.267/2000)comma 10 prevede che le Regioni a Statuto Speciale possono porre oneri a proprio carico per la copertura di posti negli enti locali dissestati in aggiunta a quelli di cui alla dotazione organica rideterminata.
 

Visto che il Governo Renzi ha fatto decadere l' emendamento all'art.2 co.35 A.C. 2679 bis-A al fine di dare immediata applicazione alla sentenza della Corte Europea di Strasburgo in ordine ai precari del pubblico impiego, compresi gli enti locali presentato in commissione bilancio del Senato che inserivano nella legge di stabilità anche i precari dei comuni dichiarati dissestati,la proposta emendativa all'atto Camera 2679 bis all'art.21 si aggiungeva il seguente comma:14 ter al comma 9 bis,'art4 del decreto legge 31- agosto- 2013, n.101, convertito ,con la modifica dalla legge 30.10.2013,n.125 bisognava aggiungere "tale proroga di rapporti di lavoro a tempo determinato si applica anche ai precari dei Comuni che hanno dichiarato o dichiarano il dissesto". 
Tutto cio' il Governo Renzi non lo ha fatto.
 
Oggi il problema passa alla nostra deputazione ed è arrivato il momento che i deputati Regionali della nostra provincia abbandonino le loro casacche politiche di appartenenza e facciano squadra per imporre al Governo Regionale il ripristino della legge abrogata. 


Solo così i nostri lavoratori precari possono godere degli stessi diritti degli altri nel resto della Sicilia.
In questo momento a Milazzo c'è la corsa per accaparrarsi il consenso elettorale di questi sfortunati padri di famiglia, promettendo loro e fare vedere all'orizzonte soluzioni imminenti che sanno bene non esserci.


Ritengo che i dipendenti comunali che conosco uno per uno e so che sono più intelligenti di costoro sono sicuro che non si faranno prendere in giro. E' fondamentale che Il Presidente dell'assemblea Regionale assieme ai deputati della provincia abbiano uno scatto di orgoglio e impongano al Presidente Crocetta la soluzione del problema, così come è stato creato sia dal Governo Renzi e dallo stesso Governo Crocetta.


Riceviamo e Pubblichiamo