Il comune di Milazzo pubblica il seguente comunicato stampa:
I
sindaci dei 7 Comuni inseriti dalla Regione Siciliana nel 2002
nell’Area ad elevato rischio di crisi ambientale “Comprensorio del Mela”
hanno chiesto ufficialmente al governo nazionale di istituire un tavolo
tecnico per dar corso a quegli interventi previsti nel decreto della
Regione Siciliana del settembre 2002 che dichiara il comprensorio
industriale del Mela “Area ad elevato rischio di crisi ambientale
istituendo una commissione per l’attuazione del Piano di risanamento.
A
conclusione di una riunione svoltasi nella sala Giunta del Comune di
Milazzo gli Amministratori, dopo aver fatto il punto della situazione – a
distanza di due settimane dall’incendio del serbatoio della Raffineria –
hanno deciso di inviare una lettera al Ministro dell’Ambiente, Gian
Luca Galletti e per conoscenza al “premier” Matteo Renzi, al presidente
della Regione, Rosario Crocetta e al prefetto di Messina, Stefano Trotta
con la quale chiedono interventi straordinari sul territorio
indispensabili a garantire la sicurezza e la qualità della vita, così
come deciso in occasione dell’emissione della dichiarazione di “Area ad
alto rischio”.
I sindaci dei
Comuni di Milazzo San Filippo del Mela, Pace del Mela, Santa Lucia del
Mela, Gualtieri Sicaminò, Condrò e San Pier Niceto nel sottolineare “la
disponibilità del ministro Galletti, all’indomani dell’incidente ad
affrontare la questione ambientale di questo territorio in modo
scientifico e soprattutto la sua volontà di porre in essere strumenti
per rendere più efficaci le procedure di emergenza e al tempo stesso a
sviluppare un nuovo percorso nell’azione di controllo e monitoraggio
dell’ambiente”, evidenziano come a distanza di ben 12 anni da quel
decreto nessun Piano di risanamento e di bonifica è stato definito e
realizzato secondo quanto previsto dalla Commissione Stato- Regione-
Provincia- Enti Locali.
Un
ritardo, alla luce di quanto accaduto – concludono - non più
tollerabile dalle Istituzioni locali che rischiano di perdere
credibilità nei confronti dei propri amministrati.
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