La Federazione provinciale di Messina dei Verdi, rappresentata dai portavoce Giuseppe Marano , Raffaella Spadaro e dal Coordinatore cittadino di Messina Raffaele Scirocco, ritiene sia doveroso fare una attenta analisi politica, subito dopo il voto Europeo del 25 maggio e anche alla luce dello scandalo nazionale che riguarda Legambiente, ripreso da un giornale prestigioso come Il Fatto Quotidiano dal titolo “Legambiente fa Business con l’ecologia”, riportando in una foto e all’interno dell’articolo tutte le società collegate e partecipate. 

“La principale organizzazione ambientalista italiana ha quote in alcune società, come Azzero CO2 che investe sulle fonti rinnovabili grazie anche agli incentivi pubblici e ha come clienti alcuni colossi dell'energia. Ma così quelli che dovrebbero essere i soggetti controllati dagli ambientalisti finiscono per essere i clienti dei vertici della principale associazione ambientalista o, attraverso Azzero CO2, dell’associazione stessa. E gli affari vanno pure bene. Azzero CO2 nel 2013 ha realizzato ricavi per 4,6 milioni di euro e un utile di 34mila euro, limitando le conseguenze della crisi e del taglio degli incentivi sui 6,4 milioni di ricavi e i 136mila euro di utili registrati nel 2012. Ambiente Italia ha incassato nel 2012 2,1 milioni, con un utile di 129mila euro”. A Roma, sabato 7 giugno la nostra Federazione nazionale dei Verdi insieme alla direzione di Green Italia, hanno approvato dei documenti per andare ad una ancora non precisata fusione politica tra gli stessi partiti che insieme hanno partecipato al voto con il simbolo Green Italia Verdi Europei. Considerati i nominativi delle cariche elettive in seno a green italia è noto a tutti siano soggetti politici collegati e riconducibili all’associazione nazionale Legambiente, difatti Ferrante, Dalla Seta, Muroni, Gamba, Annalisa Corrado, Granata, Frassoni fanno parte dell’organigramma della stessa associazione. 

I sottoscritti Giuseppe Marano e Raffaella Spadaro da mesi denunciano alcune incompatibilità della citata associazione ambientalista e sono questi i motivi che hanno portato il primo a dimettersi da portavoce regionale di green Italia e la seconda a non partecipare all’incontro di Roma. Vogliamo infatti ricordare i due casi emblematici della provincia di Messina che ci pongono lontani da questa fusione: 1) L’assessore all’ambiente di Legambiente Ialacqua del comune di Messina e la scelta del sito di Pace , per il collocamento di un impianto di Biostabilizzazione con tutti i connotati di una discarica RU, sottolineando che si tratta di un torrente e che il programma elettorale del Sindaco Accorinti indicava tutt' altra strategia per la gestione dei rifiuti, ovvero rifiuti zero e le 4 R che tutti conosciamo. Abbiamo richiesto come sempre sostegno alla Federazione dei Verdi ed abbiamo trovato la totale disponibilità della Federazione regionale nelle persone di Carmelo Sardegna e di Giuseppe Messina. La dirigenza di Green Italia oltre le parole ha disatteso ogni eventuale azione. L' interrogazione parlamentare al consiglio europeo e' stata presentata, infatti, da IDV....credo che tale imbarazzo da parte di chi ha sostenuto battaglie " scomode" nei territori sia difficile da superare se non avendo grande fiducia nel presidente Bonelli e nei compagni di viaggio di tanti (12) anni.

Mi chiedo e vi chiedo : come mai la Frassoni pur invitata ad intervenire in tal senso, su sollecitazione di Simona Sanfilippo e dunque di Fabio Granata, si è' guardata bene dall' intraprendere tale azione? Siamo non siamo..per statuto ...per ideologia...per scelta...per passione, i VERDI? Coloro che hanno scelto di difendere e tutelare gli esseri viventi , l' ecosistema, la ViTA? Oppure lo stato di indiscutibile precarietà economica anziché farci tendere ad una naturale e quindi coerente evoluzione che comporta sforzi enormi come ben sanno il bruco e la farfalla ci ha spinto verso un declino di valori? 2) l’assessore all’ambiente di Legambiente di Milazzo Salvatore Gitto e le sue continue prese di posizioni a difesa della Raffineria di Milazzo. ( Giuseppe Marano citato per 400 mila euro per allarme sociale dall’Eni). Intendiamo anche ricordare che Legambiente giorno 8 aprile del 2014 è venuta a Milazzo a presentare un dossier da dove si evinceva che “ Aria, suolo, sottosuolo e falde acquifere” è tutto inquinato da prodotti petroliferi della Raffineria di Milazzo e della Centrale Edipower ma per quanto è a nostra conoscenza, mai nessuna denuncia è stata formulata in procura. Noi Verdi presentiamo le denunce in procura a tutela della salute della collettività mentre Legambiente fa passerelle politiche. 3) Legambiente nazionale per alcuni anni ha obbligato i circoli locali a fare progetti educativi (?) nelle scuole elementari e medie inferiori e superiori con la SNAM S.p.a. una società con obiettivi lontani dai nostri ideali dato che questa continua a costruire rigassificatori e centrali del gas sul territorio italiano deturpando e inquinando il nostro ecosistema. Gli stessi Marano e Spadaro insieme al Coordinatore cittadino Scirocco si avviano ad ultimare il tesseramento dei Verdi per l’anno 2014, si preparano ad intervenire al prossimo congresso nazionale e a presentare una corposa relazione motivando con atti e fatti la propria contrarietà ad una fusione con il movimento politico Green Italia in quanto equivarrebbe consegnare il partito dei Verdi a Legambiente. L' ambiente non si svende ma direi soprattutto che proprio non è' in vendita. 
Riceviamo e Pubblichiamo
Giuseppe Marano Portavoce Provinciale 
Raffaella Spadaro Portavoce Provinciale 
Raffaele Scirocco Coordinatore Cittadino